La Juve si è portata davanti all’Inter per il talento di Sandro Tonali. Lo scrive oggi il Corriere dello Sport, sostenendo che per il classe 2000 del Brescia, il club bianconero ha preventivato una spesa da 50 milioni, la cifra che Massimo Cellino ha stabilito come bae d’asta. Per evitare che questa cifra lieviti a fine stagione, i campioni d’Italia si stanno muovendo in questi giorni approfittando della “distrazione” dei nerazzurri. Impegnati nell’acquisto dei calciatori richiesti da Conte per il mercato di riparazione, i milanesi si sono fermati a qualche colloquio con Cellino cui non hanno dato seguito.
La Juventus è invece in pressing sul patron del Brescia, perché dopo Kulusevski hanno deciso che un altro tassello per il nuovo centrocampo sarà proprio quello che gli addetti ai lavori definiscono “il nuovo Pirlo”. Con Khedira e probabilmente Matuidi in uscita a giugno, Emre Can che ha rotto definitivamente con Sarri e in possibile partenza immediata, la Juve ha scelto lo svedese attualmente a Parma e Tonali per dare nuova linfa al reparto nevralgico della squadra. Alla sua prima stagione in Serie A il numero 4 del Brescia ha messo insieme 19 presenze condite da un gol e due assist. Niente male per un ragazzo che deve ancora compiere 20 anni.
Già nel giro della nazionale maggiore di Roberto Mancini, Tonali è considerato il regista azzurro del futuro, anche se si è destreggiato a volte molto bene anche come mezzala. Insomma, rappresenta l’identikit ideale per Sarri, che ha bisogno di elementi dalla spiccata visione di gioco, se poi è anche italiano meglio si coniuga con l’obiettivo della dirigenza Juve, che è quello di tornare a fornire l’ossatura della nazionale italiana. Dopo i 44 milioni spesi per Kulusevski, dunque, la Vecchia Signora è pronta a spendere una cifra addirittura superiore per un altro giovane dal futuro assicurato. Un investimento totale di 100 milioni, che conferma la volontà dei bianconeri di anticipare il futuro e dal quale si rientrerà inevitabilmente con qualche cessione eccellente e le “solite” plusvalenze.