Emre Can-Sarri rottura definitiva: ora che succede?

La partita di Coppa Italia contro l’Udinese ha sancito la rottura definitiva tra Emre Can, Sarri e la Juve: ora bisogna risolvere la questione con coraggio

Tra Emre Can e Maurizio Sarri, e di conseguenza anche con la Juventus, è finita. Il centrocampista tedesco non ha giocato nemmeno un minuto ieri sera in Coppa Italia contro l’Udinese, con il tecnico bianconeroche ha preferito adattare nel ruolo di mezzala destra un altro mancino, Bernardeschi. Punzecchiato sull’argomento al termine della gara, Sarri è stato chiaro: “Emre Can fuori per questioni di mercato? Non mi interessa, avevo solo un cambio a disposizione e ho messo Marko (Pjaca, ndr)”. Ovviamente, il tecnico della Juve ha risposto parzialmente alla domanda, perché l’ex Liverpool avrebbe potuto giocare anche dall’inizio. Evidentemente, si trattava di un’eventualità mai presa in considerazione.

Niente lista Uefa per Emre Can: Sarri aspetta Khedira

Del resto, come scriviamo noi di Jmania.it da giorni, Emre Can non ha mai avuto alcuna chance di rientrare in lista Uefa. Sarri non vede l’ora che rientri Sami Khedira, centrocampista che ritiene per caratteristiche unico nel suo genere. Il numero 6 bianconero sarà pronto a metà febbraio, giusto in tempo per giocare in Champions League. Mai per un momento l’allenatore è stato sfiorato dall’idea di lasciarlo fuori lista per fare spazio al connazionale. A questo punto, però, s’impone una riflessione seria quanto approfondita. Se non sarà ceduto, che se ne farà la Juventus di Emre Can da qui a giugno?

Per strapparlo alla concorrenza, nell’estate del 2018 la Vecchia Signora lo ha blindato con un contratto fino al 2022 da 5 milioni più bonus l’anno (per un totale di oltre 6 netti, circa 12 lordi). Dopo la prima sfortunata stagione nella quale ha avuto due seri problemi di salute, quest’anno sembrava che Emre Can fosse destinato a prendersi definitivamente il ruolo di titolare, invece è finito dopo pochi giorni ai margini della rosa. Fin qui ha giocato la miseria di 279 minuti, l’equivalente di circa tre partite intere, a conferma del fatto che per Sarri sia più un peso che altro. La società però, a questo punto deve difendere un investimento importante e visto e da alcune ore si parla insistentemente di una proposta del Tottenham di José Mourinho.

Il tedesco continua a svalutarsi

Più tempo passa e più il valore del cartellino di Emre Can scende, per ovvi motivi. Tenere in ostaggio il calciatore fino all’estate prossima nella speranza che qualcuno paghi la clausola rescissoria da 50 milioni è un’utopia. Non resta che monetizzare subito quel poco che si riesce a racimolare, liberandosi anche di un ingaggio importante. Poi starà a Paratici e Sarri decidere se sostituire il tedesco o meno, visto che chiunque arrivasse dovrebbe rimanere fuori dalla lista Uefa e accontentarsi eventualmente di fare qualche presenza in campionato.