È solo una questione di brillantezza atletica: Maurizio Sarri non sembra molto preoccupato alla vigilia di Bologna-Juventus. Nell’intervista rilasciata a Sky Sport oggi, il tecnico bianconero sottolinea che la Juve continui ad imporre gioco (in realtà contro il Napoli è stata la squadra di Gattuso a fare più possesso palla), ma non riesce a segnare solo per via della lunga sosta. “Perdere un trofeo è sempre pesante – dice tornando sulla Coppa Italia – ti dà delusione, amarezza. Però la situazione è questa, non possiamo massacrarci. Dobbiamo voltare pagina e pensare alle prossime partite. Ho chiesto di non farsi influenzare da niente, pensare al prossimo obiettivo senza stare a massacrarci su qualcosa che non possiamo rigiocare. Siamo in un post preparazione, con tutte le difficoltà che ne conseguono. Nell’immaginario collettivo sono partite che hanno un risultato, ma siamo nel post preparazione. Speriamo di migliorare fisicamente e mentalmente nei prossimi 10 giorni”.
Insomma, a sentire Sarri, la Juventus che stiamo vedendo ora non è la stessa che avevamo visto prima dello stop, ma in realtà gli errori sono gli stessi di inizio stagione. Non c’è stata alcuna evoluzione dal punto di vista del gioco. “Stai fermo 70 giorni – le argomentazioni del tecnico bianconero – e devi reimpostare la preparazione fisica. Lavorando per tanti giorni in maniera pesante la brillantezza non può essere massimale. Il problema della tenuta, delle accelerazioni… possono venire fuori in momenti come questi. Non è una preparazione normale: nessuno sapeva come muoversi, non c’erano precedenti. Ti ritrovi partite importanti senza amichevoli. Tutto molto nuovo e la mancanza d’esperienza lo rendeva difficile. Può darsi che siano stati fatti errori, può darsi che sia normale”.
Insomma, basterà migliorare la condizione atletica e i gol arriveranno: ma prima della sosta la Juve segnava a grappoli? Non risulta. “Penso che sia un problema di brillantezza generale – insiste – Riusciamo a imporre buona mole di gioco ma non siamo pericolosi. È una squadra deficitaria a livello di brillantezza. Non riesce a uscire dalle situazioni complicate. Noi miglioriamo la qualità del gioco, poi lo miglioreremo come logica conseguenza. Non posso pensare a un lungo periodo con difficoltà di segnare data la qualità dei giocatori davanti”.
Negli ultimi giorni si è parlato di distanza tra Sarri e Ronaldo, ecco la versione dell’allenatore ex Napoli e Chelsea. “Abbiamo parlato prima della partita con il Milan, prima di Roma in Coppa Italia. Anche ieri. Lui ha fatto 700 gol partendo leggermente defilato, la preferenza è quella ed è nella assoluta normalità. Nella finale di Coppa ho chiamato i 3 ragazzi davanti e ho parlato con loro di quello che dovevamo fare in campo. Analizzando con loro hanno deciso di provare a partire con Dybala più centrale. È normale prima di una partita importante. Ieri ho parlato a lungo con Cristiano – prosegue – non si deve scalfire a livello di fiducia. Spero da domani, al massimo tra una settimana, tornerà il giocatore fantastico di sempre. È un problema di attraversare un momento fisico in cui non può essere al massimo”.
In questi giorni capiremo come stanno le altre, perché se gli altri correranno di più della Juventus, vorrebbe dire che allora si è sbagliato qualcosa a livello di preparazione atletica. E col Bologna non si può già più sbagliare. “Le insidie sono in tutte le partite, particolarmente pericolose sono le prime partite. Non hai certezze sulle risposte delle squadre. È un momento delicato, difficile, tutte le gare sono insidie forti. Il Bologna sta facendo bene con buon calcio, è squadra pericolosa quando attacca e quando gioca di ripartenza. Teniamo in grandissima considerazione e faremo una partita sperando di salire di livello, ma anche accorta. L’Inter? Deve recuperare una gara e può tornare molto sotto. Sono curioso di vedere le prime 3-4 partite, sono altamente a rischio per tutti e possono venire fuori situazioni sorprendenti”.
Quanto alla formazione, Sarri non avrà a disposizione cinque giocatori e Ramsey non è ancora al meglio. “Chi gioca davanti? Vediamo reazioni dal punto di vista fisico, sono partite più dispendiose rispetto al solito. Vediamo le risposte dei singoli prima di fare scelte definitive. Non abbiamo tantissime soluzioni come attaccanti puri. Abbiamo soluzioni sugli esterni come Bernardeschi, lo spostamento di Cuadrado. Vediamo come stiamo e decidiamo – ammette – Vedere la qualità del recupero del giocatore è più importante del resto. De Sciglio a sinistra? C’è stato quest’infortunio traumatico per Alex, che poi rivedendo le immagini è stato anche fortunato con quest’infortunio di entità abbastanza lieve, si poteva pensare a qualcosa di molto serio. Per fortuna è molto solido ed è riuscito a uscirne con un infortunio che sembra non grandissima entità. Siamo rimasti con tutti destri, ma Mattia e Danilo possono adattarsi benissimo. Non abbiamo un grandissimo problema in questo senso. Il piano gara? Abbiamo fatto spesso delle buone partite, io anche dopo questa sosta i primi 20-30 minuti con il Milan sono stati di buon livello. Se portiamo questo minutaggio a un’entità superiore risolviamo anche il problema del gol. Diamo un segnale in termini di crescita e prestazione, così da tornare immediatamente a un risultato pieno. Sono risultati che poi vengono considerati in relazione a partite importanti per risultato. In un normale post preparazione, a fine luglio e a inizio agosto, diciamo che siamo sulla buona strada. Non mi scordo del momento in cui stiamo giocando. Vorrei vedere una prestazione più solida dal punto di vista mentale, ma è chiaro che quando le gambe non ti rispondono al 100% anche la mente arriva a spegnersi. Partiamo da quei 30′ col Milan e vediamo di andare al risultato pieno”.
Infine, una battuta sulla discussione con Pjanic di cui hanno parlato oggi i giornali: “Io penso che la storia del mio litigio con Pjanic sia una delle più grandi bufale della stagione. Forse è uno dei ragazzi con cui ho più contatto, confronto dialettico, forse uno dei ragazzi con cui ho rapporto migliore. Non so dove sia uscita. Pjanic ha fatto come la squadra: bene nelle fasi iniziali, poi si è un po’ spento. L’ho visto da parte di tutta la squadra, niente di particolare da parte sua rispetto agli altri. La partita di domani vediamo, vediamo le reazioni fisiche e poi andiamo a decidere. Non abbiamo tante soluzioni, Khedira è fuori e visto che Ramsey con noi ha fatto 2-3 allenamenti e mi sembra più spendibile per uno spezzone. Vediamo anche ciò che dicono i medici sugli indici di recupero dei ragazzi”.