Kean: è nata una piccola stella

Kean sarebbe sprecato in squadre di metà classifica, la Juve fa bene a tenerlo e chissà che già con l’Atletico non sia decisivo…

Ho avuto la fortuna di seguire Moise Kean da quando aveva circa 11anni. I miei figli giocano a pallone e il mio più grande spesso ha giocato contro il gruppo di Kean. Si vedeva già da piccolo che aveva delle doti non comuni. Una grande velocità, una buona tecnica. Un’ottima visione del gol. Il ragazzo poi crescendo è migliorato tantissimo, l’unico forse di quel gruppo 99/00 che eramolto forte a livello giovanile. La sua tecnica è migliorata molto e si è potenziato dal punto di vista fisico. Non è un gigante, sarà circa 1 metro e ottanta, ma è veramente tutto muscoli. Così il ragazzo ha bruciato le tappe, è finito in prima squadra ed ha esordito e segnato giovanissimo in Serie A. E’ andato anche molto presto in nazionale Under 21 e anche li ha collezionato bellefigure e gol. Peccato l’anno di prestito al Verona in cui non è stato valorizzat,o spinto ad andare via dalla Juve dal suo procuratore Mino Raiola. Anche questo un brutto errore per Moise che oggi ha bisogno assolutamente di non montarsi la testa. In ogni caso il ragazzo ha capito e a Gennaio è rimasto alla Juve, dove gioca molto poco ma ha la possibilità di allenarsi con i migliori d’Italia econ il migliore del mondo CR7. E’ vero avrebbe bisogno di giocare con continuità, ma o lo si presta a qualcuno che garantisca il suo impiego oppure si tiene perchè fare panchina in squadre di mezza classifica e farla alla Juve cambia tutto.

Nella settimana che potrebbe decidere tutta la stagione, la doppietta di Kean è una boccata d’ossigeno. La Juve ha vinto bene, il ragazzo ha spianato la strada con un gol da centravanti alla Mandzukic dopo pochi minuti e ha chiuso con un gol stile calcetto alla fine del primo tempo. Davvero bello il secondo gol. La Juve ha giocato anche bene e Allegri ha avuto alcune risposte sul campo che probabilmente si aspettava o per lo meno si auspicava: Spinazzola, Emre Can lo stesso Kean, chissà magari soluzione in corsa per una partita, quella con l’Atletico che potrebbe anche diventare un assalto. Non ha giocato Douglas Costa che però pare poter andare per lo meno in panchina. Han risposato Pjanic Chiellini e Ronaldo. Ha riposato quasi tutta la partita Dybala.

Juventus-Atletico: un dovere crederci

Allegri nelle conferenze stampa ha ostentato serenità e rimbalzato le domande sul suo futuro. Il campionato è virtualmente vinto con 16 punti di vantaggio. Ci sono tutti gli elementi per provare a rimontare l’Atletico liberi di testa. Credo non siamo mai arrivati a giocarci un turno di coppa con un tale vantaggio in campionato sulla seconda, per cui crederci è un dovere. L’unico elemento di tensione è rappresentato dalla curva Sud, sede del tifo organizzato che ha deciso di andare avanti per la sua strada non sospendendo lo sciopero del tifo che attua da diverse partite. A tale riguardo ci sono stati anche dei momenti non belli allo stadio fra i vari settori che si fischiavano a vicenda. Detto che non mi frega nulla se la curva tifa o meno, e che rispetto anche se non condivido la loro scelta, spero che con il tempo anche la Juventus vada decisa per la sua strada, quella di eliminare definitivamente il tifo organizzato dal proprio stadio. Credo che ci siano stati diversi tentativi fatti per cercare una convivenza più o meno pacifica, ma quando il tifo organizzato diventa una scusa e un’arma di ricatto è arrivato il momento di dire basta. I biglietti dello stadio sono cari è vero, ma nessuno ti obbliga ad andare, io quest’anno sono andato solo una volta e prossimamente andrò un altra volta. Certo che sono dispiaciuto per non poterci andare sempre, tuttavia mi accontento che la Juve abbia comprato CR7 piuttosto che no vi pare? Inoltre, credo che l’ultras non debba esser un mestiere. Spiace per tanti amici che ho in quel settore, ma se non hanno capito che con uno stadio di proprietà le cose sarebbero state per forza differenti, sarà il caso che la Juve glielo faccia capire una volta e per sempre.