Mentre tutte le attenzioni della stampa sono attualmente sulla trattativa per Manuel Locatelli, la Juventus deve risolvere e ora anche con una certa urgenza, la questione Paulo Dybala. Le settimane passano e dal fronte dell’argentino non si sa letteralmente nulla. Secondo alcune indiscrezioni potrebbe esserci a breve, nel giro di una settimana, un contatto tra Federico Cherubini e Jorge Antun, perché il tempo vola e tra sei mesi la Joya potrebbe accordarsi a parametro zero con un’altra squadra. Sempre che ci sia qualcuno disposto a dargli quanto chiede.
La situazione è abbastanza delineata, comunque, e da tempo. Massimiliano Allegri dal suo ritorno a Torino ha espresso chiaramente la volontà di trattenere Dybala e ha chiesto alla dirigenza di azionarsi per il prolungamento. Al momento, però, non risultano contatti ufficiali, se non una chiamata durante la quale lo stesso tecnico avrebbe invitato l’argentino a firmare. Anche se è cambiata la dirigenza, infatti, la Juventus non cambierà le carte in tavola: l’offerta è quella fatta un anno fa da 10 milioni più bonus e il club non andrà al rialzo, come dichiarato dal presidente Andrea Agnelli in persona.
La proprietà ritiene Dybala tra i primi 20 al mondo, ma non tra i primi 5 e quindi la proposta di aumento (attualmente guadagna 7,5) è ritenuta più che congrua. Dal canto suo, il calciatore ha dichiarato pubblicamente che le richieste superiori di cui hanno parlato i giornali non corrispondono a realtà. Qual è l’intoppo dunque? Cosa chiede il numero 10 per firmare il prolungamento? L’impressione è che dica assolutamente il vero quando sostiene di amare i colori bianconeri. Non è sua volontà andarsene a zero, ma con il passare delle settimane questo timore serpeggia sempre di più nel clan della Juventus. In caso di mancato rinnovo, alla Juve converrebbe una cessione, ma Dybala accetterebbe le destinazioni proposte? Situazione ancora molto intricata, al di là delle volontà di facciata, ma a chi gioverebbe un anno da separati in casa?