Juve-Spal e altro ancora

La Juve vince con la Spal e allunga sul Napoli, ma è il momento di dire basta ai cori che fanno del male solo a noi stessi

Premessa: gli spallini sono una delle poche tifoserie di matricole che non sopporto. Peggio di loro solo i veronesi. Questo perché so per certo che sono antijuventini e non si capisce perché visto che non abbiamo mai mangiato insieme e oltretutto simpatizzanti interisti. Detto questo, sulla partita, se non era da addormentarsi poco ci mancava. La Juventus ha vinto con una facilità disarmante. Va detto che la squadra di Semplici ha giocato un buon calcio ed è stata tutt’altro che arrendevole, ma la facilità con cui ha vinto la Juventus è saltata lo stesso agli occhi impietosa. Semplici, in conferenza stampa, dirà che contro la Juve devi dare il massimo e forse pure accontentarti di non prendere una goleada, perché evidentemente questa squadra, che spesso è così sorniona da sembrare impegnata in un allenamento neanche troppo intenso, risulta poi letale ad ogni minimo errore avversario. Il risultato è stato tondo un 2-0 senza appello. Un palo, un gol annullato, un altro paio di occasioni sprecate. Poteva esser per lo meno più rotondo. Nella Juve al solito si è messo in luce Ronaldo e non è una novità, e sono stati sopra gli scudi Bentancur e soprattutto Douglas Costa, finalmente vivace e determinante come l’anno scorso. Direi bene anche i due esterni bassi De Sciglio e Alex Sandro, anche se c’è da considerare poco impegnativa la partita dal punto di vista difensivo. Si è rivisto Rugani dopo l’uscita del papà. I padri si sa fanno il tifo per i figli e da padre lo capisco, certo io considererei anche che suo figlio gioca nella Juve, quindi non proprio nella ”bau bau micio micio” e inoltre percepisce uno degli stipendi più alti d’Italia fra i difensori italiani. Capisco che potrebbe esser titolare in una Roma in un Milan o Inter e/o in un Napoli, tuttavia perderebbe anche un bel bonus alla voce premi. Si è rivisto anche Perin, ma ha fatto più che altro lo spettatore. Gli altri chi più chi meno senza infamia ne lode.

Per quanto riguarda le nostre rivali in Italia, l’Inter ha vinto nettamente e si è rimessa in carreggiata dopo la scoppola subita a Bergamo, la Roma ha preso un altra doccia fredda dimostrando come, se non si ha una squadra completa e strutturata in ogni reparto come può esser la Juve, le partite pre o post Champions rappresentano un problema non facile da risolvere. Il Napoli seppure abbia pareggiato ha preso una doccia ancora più fredda visto che a iniziare dal loro presidente e per finire a molti loro tifosi vip che ammorbano le televisioni e social, la Juve fino ad oggi aveva avuto un grande alleato nel calendario. 0-0 contro l’ultima in classifica in casa. Applausi. I campioni delle scuse, se non ci fossero dovremmo inventarli. Le nostre rivali in Europa invece, il Valencia ha vinto 3-0 contro il Rayo che è una delle ultime, mentre il Manchester di ”orecchio lesto” Mourinho, non è andato oltre un mesto 0-0 contro la matricola Crystal Palace che ha un solo punto in più della zona retrocessione, ed oggi si è staccato in maniera siderale dal City primo in classifica. Questo potrebbe esser anche un problema per il prosieguo della stagione in quanto il Manchester, seppure non accreditato moltissimo per la vittoria finale, potrebbe rappresentare una mina vagante qualora la Champions diventasse il loro unico obiettivo stagionale. Non aiuta il calendario che Martedì purtroppo metterà in campo Juve-Valencia e United-Young Boys. Una vittoria contemporanea della Juve e degli Inglesi qualificherebbe entrambe le compagini con una partita di anticipo rendendo di fatto inutile l’ultima e ben più tosta Valencia – Manchester se si dovesse giocare con il Valencia ancora in odore di qualificazione. Non si può negare che Mourinho sia un mister fortunato. La vittoria insperata e immeritata a Torino gli ha salvato la panchina e gli ha dato una ragione di vita per la stagione e una qualificazione ai gironi quasi certa.

Tolleranza zero contro i cori

E chiudiamo con i cori della curva Sud. Il mio punto di vista è molto chiaro. Tolleranza zero sui cori contro. Nessun coro contro deve esser permesso e l’antisportività nel calcio va combattuta dalle basi fin dai campi di periferia, onde evitare che poi rettori universitari e professori trasformatisi in ultras discutano con studenti invece che del futuro e di come migliorare la vita di tutti attraverso lo studio, di partite di calcio e di errori arbitrali. Evitare fin da subito, dai primi calci che genitori si trasformino in ultras e rovinino bambini che poi saranno adulti pessimi e magari andranno a lavorare in Rai Mediaset Sky e giornali vari. Ho molti amici fra gli ultras e forse dispiacerà loro leggermi, ma credo che anche loro o si modernizzano e cambiano modo di pensare la vita ultrà o per conto mio sono destinati a scomparire ed è giusto che sia così. Se avere un clima acceso vuol dire rischiare la guerriglia che si sta avendo in River Plate – Boca Junirs grazie ma anche no. Se avere ogni 3 per 2 una curva squalificata e vuota (per fortuna la Juve la riempie di bambini) perché gli ultras della Sud ricattano la società intonando cori pur sapendo che produrranno la squalifica della curva, anche no. Che poi alcune battaglie come quella sul caro biglietti sono giuste e vadano fatte e sostenute sono d’accordo, come sono d’accordo di eliminare la discriminazione territoriale finché non c’è la tolleranza zero, perché questa crea una discriminazione nell’insulto, ovvero ci sono tifosi e tifoserie che possono esser insultate e altre che sono difese come i panda in Cina. Comprendo che la soluzione non sia facile e non si possa risolvere qui in due righe sulle pagine di un blog, certo avere sempre la curva squalificata e continuare a pagare multe perché un gruppo ha deciso così non si può proprio più.