Alla vigilia di Juventus-Atalanta il popolo bianconero continua a dividersi sul caso Dybala. Il numero 10 argentino ha mandato chiari segnali alla società al termine della sfida con il Genoa, segnali colti dal presidente Andrea Agnelli in persona. “Il mio agente è stato a lungo a Torino ma nessuno lo ha chiamato”, ha dichiarato Paulo Dybala, lasciando intendere di essere in attesa di segnali da parte della società per la firma del rinnovo. La replica del presidente è state netta: “Mi risulta abbia già un’offerta che lo colloca tra i 20 più pagati d’Europa, stiamo aspettando una risposta”.
Oggi, Romeo Agresti di Goal.com ha fatto una ricostruzione più approfondita della questione. Secondo l’entourage di Dybala, l’offerta della Juventus di cui parla Agnelli risalirebbe a giugno, circa sei mesi fa e se non c’è stata la firma evidentemente non è stata ritenuta congrua. Dopo aver atteso segnali dalla società tra settembre e ottobre, Jorge Antun sarebbe pronto a sedersi con Fabio Paratici per tornare a trattare. La questione è che le parole del numero uno della Continassa hanno messo sostanzialmente il calciatore con le spalle al muro.
La posizione del club bianconero è chiaro: non c’è da trattare, ci dovete dire solo se accettate l’offerta di giugno o no. Non sembra esserci al momento, a meno di clamorose sorprese, una terza via. Considerato che l’ultimo dei top 20 d’Europa ci risulta guadagnare circa 10,5 milioni, l’offerta fatta a Dybala non dovrebbe essere inferiore a quella cifra. Sarebbe un aumento di 3 milioni rispetto all’ingaggio attuale. Se l’argentino non accetterà, a giugno sarà divorzio, a meno che il calciatore non voglia andare a scadenza, col rischio però di rimanere un anno fuori squadra.