Calciomercato Juventus: 1° obiettivo abbassare gli ingaggi, basta casi Rabiot

il calciomercato 2020 della Juventus risentirà inevitabilmente della crisi, ma anche delle scelte degli anni passati: addio agli ingaggi folli

Al di là degli obiettivi, il prossimo calciomercato della Juventus avrà una linea guida: l’obiettivo di Fabio Paratici è quello di abbassare il monte ingaggi ed evitare ingaggi pesanti per giocatori “di contorno” o comunque non di primissima fascia. L’estate scorsa, ad esempio, sono arrivati a parametro zero Aaron Ramsey e Adrien Rabiot: ad entrambi è stato garantito uno stipendio da 7 milioni di euro, ma soprattutto il secondo non ha reso per come sperava il club bianconero. Il francese, dopo quanto accaduto nelle ultime settimane è uno degli indiziati a lasciare Torino, ma al di là di questo non è pensabile che siano chiesti sacrifici o altri tagli degli stipendi a chi percepisce già tanto.

La politica sarà attuata sui nuovi ingaggi, a partire dal rinnovo di Paulo Dybala, cui era stato sostanzialmente prospettato, prima della crisi, un aumento da 7 a circa 10 milioni di euro. Se la Joya vorrà guadagnare quelle cifre, dovrà cambiare aria, perché se rinnoverà con la Juventus, lo farà solo alle cifre attuali. Allo stesso modo, sul mercato si cercano giocatori in gradi di sostituire quelli attualmente in rosa degnamente, ma guadagnando molto meno. In quest’ottica, ad esempio, lo scambio Pjanic-Arthur sarebbe perfetto, perché la Juve cederebbe un calciatore di 30 anni con stipendio da 6,5 milioni di euro, per uno di 23 che guadagna circa 3,5 milioni.

Calciomercato Juventus: caccia all’affare low cost

Si spiega anche così anche l’interesse per Milik, che al Napoli guadagna 2,5 milioni e alla Juventus ne andrebbe a prendere circa 4, mentre Icardi che guadagna quasi 6 milioni già ora al PSG, vorrebbe sostanzialmente arrivare fino a 7. Paratici, sulla base dei nuovi dettami della proprietà dovrà contenere i nuovi stipendi tra i 4,5 e i 6 milioni di euro, ragion per cui non ci sarà spazio per spese folli. L’unica eccezione potrebbe essere rappresentata da Paul Pogba, che al Manchester United guadagna oltre 16 milioni di euro. A Torino non gli darebbero mai quella cifra, ma potrebbero promettergli un contratto più lungo con ingaggio spalmato su più stagioni.

È l’effetto della crisi, ma al contempo della politica praticata negli ultimi anni dalla Juventus, che ha portato il monte ingaggi alle stelle, rispetto ai primi anni della gestione Agnelli, ma senza mai arrivare all’obiettivo Champions. Il campionato si può vincere anche con scelte più oculate, in coppa si sa, servono sempre i miracolo, con o senza i campionissimi.