Gianluigi Buffon difende Maurizio Sarri dalle eccessive critiche seguite allo 0-0 ottenuto dalla Juventus contro il Milan nella semifinale di Coppa Italia di venerdì scorso. Intervistato da DAZN, il portierone e recordman bianconero sottolinea che la prima stagione del nuovo allenatore della Vecchia Signora non sia giudicabile, anche perché durante la preparazione estiva la sua presenza alla Continassa è stata condizionata dalla polmonite. Sarri ha dovuto lasciare spazio ai suoi vice non riuscendo così ad imprimere il proprio gioco alla squadra, non è dunque questione di uomini.
“Il mister secondo me ha inciso – esordisce Buffon – e lo si è visto purtroppo a sprazzi per varie vicissitudini. Il primo mese lo abbiamo perso per tantissimi giorni perché ha avuto quel fastidio di salute molto intenso. Quelli in genere sono giorni in cui un allenatore dà il proprio imprinting alla squadra e lui è venuto meno per quasi un mese. Non ha avuto la possibilità di esprimere tutto il suo sapere. Credo che nel prossimo anno avremo l’opportunità di vedere il vero Sarri e la vera Juve di Sarri. Dopo tanti anni di un certo lavoro, quando poi si va a cambiare, gli stimoli individuali e la volontà di farsi trovare pronti e belli reattivi alle indicazioni di un nuovo allenatore fanno sempre la differenza”.
Il sarrismo dalle parti di Torino si è visto raramente e mai più, comunque, come il primo tempo di Juventus-Napoli, gara di andata di Serie A. Per il resto, sia in campionato sia in Champions, i campioni d’Italia sono stati salvati spesso dai campioni che hanno risolto le partite compensando l’assenza di gioco. “Abbiamo giocato 45 minuti di un livello altissimo per intensità, velocità e circolazione di palla e giocate nello stretto. Un qualcosa che magari ci ha allontanato da quella che era la visione della Juve degli ultimi 8-9 anni”, ricorda Buffon sulla vittoria ottenuta dalla Juve grazie però ad un autogol di Koulibaly nel finale, perché i bianconeri si erano fatti rimontare.
Questa sera, dopo la sconfitta in Supercoppa contro la Lazio, Sarri avrà una nuova possibilità di vincere il suo primo trofeo italiano (anche se la sottolineatura gli fa girare i co…). Anche dalla Coppa Italia passa la sua credibilità per il futuro sulla panchina della Juventus, con la tifoseria che esprime ancora giudizi contrastanti.