Sarri: “Non ho vinto niente? Mi girano i co…oni. Tante vittorie nelle serie minori”

Frizzante conferenza stampa di Maurizio Sarri alla vigilia di Juventus-Napoli: “Ho vinto tanto nelle serie minori, mi girano i cogl…”

Maurizio Sarri è stufo di sentirsi dire di non aver vinto niente in Italia e alla vigilia di Juventus-Napoli, finale di Coppa Italia, sbotta: “Mi girano i coglioni quando mi dicono che in Italia non ho ancora vinto niente. Ho fatto 8 promozioni – sottolinea – capisco che sia poco per chi è abituato a parlare di Champions e scudetti, ma il mio è stato un percorso difficile. Ovviamente c’è voglia di andare a vincere trofei più importanti, di farlo per la società e per i tifosi. In questo momento non ho nessun tipo di retropensiero sugli avversari, penso esclusivamente a noi. Dirò ai ragazzi di tirare fuori tutto quello che abbiamo. Abbiamo fatto 7 mesi di stagione più 3 mesi di lockdown per arrivare qui. È il momento di tirare fuori quel qualcosa in più per andare a prendere tutti i trofei che ci sono a disposizione”.

Insomma, il tecnico della Juve rivendica i successi ottenuti nelle categorie minori e alla vigilia della nuova sfida con il suo passato avverte tutti: non ci saranno grandi progressi rispetto a quanto visto con il Milan a livello di condizione. “In cinque giorni la condizione fisica non può cambiare moltissimo. È un momento particolare – prosegue – e le partite sono tutte particolari, difficilissime sia dal punto di vista fisico sia dal punto di vista mentale. Il Napoli? Contro l’Inter ho visto una squadra che ha cercato di aspettare gli avversari più bassi. Quando si chiudono hanno una grande solidità e quando ripartono sanno essere pericolosi. Sanno esprimersi su grandi livelli, hanno battuto noi, l’Inter e il Barcellona. Non mi importa nulla. È la finale che volevo solo perché siamo in finale, non penso a chi abbiamo davanti”.

Sarri: “Juve-Napoli la finale che volevo”

A livello di formazione non dovrebbe cambiare molto rispetto alla semifinale, visto che Sarri non ha a disposizione nemmeno stavolta una punta di ruolo. “Dybala falso nueve? Anche con Cristiano davanti non diamo punti di riferimento. Non abbiamo un attaccante centrale tipico, stiamo provando entrambe le soluzioni ma i ragazzi hanno comunque grande libertà di movimento. Ronaldo? Ha fatto bene nei primi 30′ poi si è affievolito, come tutti. La condizione non può essere la migliore, ma si è sacrificato tanto. L’aspetto qualitativo gli è mancato un po’, ma è così per tutti. Per tutti i giocatori di Serie A, non solo per noi. Il suo è un talento cristallino che non può essere inficiato dalla posizione in cui gioca, che sia un po’ più arretrata o meno”.

“Io il migliore esordiente alla Juve dal ’55”

Poi, rispondendo ai critici, Sarri snocciola i suoi numeri da quando è alla Juventus: “In stagione, al di là di qualche prestazione negativa, il nostro percorso è stato buono. I risultati sono i migliori degli ultimi 50 anni per un allenatore della Juve all’esordio. La mia media punti è la più alta dal ’55 per un esordiente – evidenzia – La vittoria non è mai scontata, non è mai la normalità. Ora vogliamo trasformare questo lungo percorso in qualcosa di concreto. Non possiamo cambiare in profondità dal punto di vista tattico, anche a causa dei pochi allenamenti collettivi e del fatto che avremo tantissime partite ravvicinate. Dal punto di vista mentale è stato difficile per tutti. Ci siamo ritrovati di fronte a qualcosa di mostruoso e di inatteso. Io ho trovato dei ragazzi migliori, più aperti, più sorridenti, più disponibili. E forse anch’io ho fatto un percorso positivo. Mi sento più paziente e meno intransigente”.

Archiviare la gara con il Milan, dunque, come una partita condizionata dall’espulsione: da quel momento, la strada in discesa ha fatto tirare il freno alla Juventus, anche se sui calci da fermo Buffon ha rischiato di capitolare. “Siamo partiti imponendo la nostra superiorità, anche in parità numerica. Poi la partita è stata condizionata da tanti fattori, la condizione sicuramente, ma anche un risultato favorevole per la qualificazione e la consapevolezza che gli avversari in 10 non potevano metterci troppo in difficoltà. Sapevamo che potevamo qualificarci senza richiedere a noi stessi uno sforzo eccessivo”.

Quanto all’infermeria, niente da fare per Demiral, Chiellini e Higuain, al massimo sarà a disposizione, per la panchina, Ramsey: “Gonzalo? Non penso che possa recuperare. Aspettiamo i verdetti dai medici, ma non penso ci saranno novità. Forse ci sarà disponibilità per Ramsey, che si allenato in parte in gruppo”, conclude.