Federico Bernardeschi non si muoverà dalla Juventus. È quanto dichiara l’agente del numero 33 bianconero, Giuseppe Bozzo, intervistato oggi dalla Gazzetta dello Sport. Da settimane di parla dell’ex viola come chiave per arrivare ad Arthur del Barcellona, oppure a qualche altro calciatore che interessa attualmente alla Vecchia Signora. Secondo i più, infatti, Bernardeschi non sarebbe adatto agli schemi di Maurizio Sarri, nonostante con il ct Roberto Mancini abbia fatto sempre bene nel ruolo di attaccante destro in maglia azzurra.
La stagione non è stata facilissima per il fantasista di Carrara, che è stato a lungo provato come trequartista, poi come mezzala, infine è tornato al suo ruolo di attaccante esterno. Gli estimatori non gli mancano e Fabio Paratici valuta se mettere a bilancio un’importante plusvalenza, ma lo stesso dirigente della Juventus ha ammesso che alla fine si potrebbe cambiare poco o nulla in vista della stagione 2020-2021. “Federico è contento alla Juve – sottolinea il suo agente – Si parla di lui altrove? No, vuol restare bianconero. Mi spiace che i tifosi lo fischino, Sarri e la società lo hanno sempre difeso. Mi fa piacere perché Fede nel ruolo naturale di esterno ha sempre dato il meglio. Non a caso è titolare in Nazionale. Poi è generoso e si è adattato in altre zone. Il Milan? Federico non si muove”.
Bozzo è anche l’agente di uno dei principali obiettivi di mercato della Vecchia Signora, Sandro Tonali. A tal proposito, dichiara senza però sbilanciarsi: “Lo conosco da due anni: mi è piaciuto subito, come la sua bella famiglia. Sono stati tutti importanti per la sua crescita e per gestire la notorietà. E ha superato a pieni voti il debutto in A. Dove andrà? Non ho parlato con il presidente Cellino – ammette – ma ho letto con piacere che vuol lasciare a Sandro l’ultima parola. Indubbiamente per Sandro ci sono prospettive importanti, alla sua età in pochi hanno avuto questa possibilità. Italia o estero? È meglio che Sandro resti in Italia. Può imporsi subito in un top club e per la A sarebbe un peccato perderlo”.