Massimiliano Allegri apre subito la conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Torino con un altro infortunio: “Rugani non c’è perché sabato è venuto a Milano, ma aveva un po’ di infiammazione al pube. È rientrato Caceres, Barzagli sta decisamente meglio e lo lascio a riposo poi vediamo nei prossimi giorni. Per quanto riguarda la difesa a tre… no, domani giocano Chiellini e Bonucci in una linea a quattro. La squadra si è allenata bene, con una serenità diversa. Stamani abbiamo fatto un buon allenamento con buona intensità e sono convinto che faremo una bella partita contro il Torino. Esperimenti? A Milano ho provato a partire con Emre in difesa, poi ho dovuto spostarlo a centrocampo. Perché un conto è una gara come quella con l’Atletico, un conto è giocare sempre in quel ruolo. Io credo che Emre faccia meglio a centrocampo, anche se in certe situazioni può essere utile anche dietro. Il Torino ha un obiettivo straordinario, da tanti anni non arrivava a questo punto del campionato con queste possibilità, quindi bisogna fare una grande partita, giocare bene tecnicamente ed essere solidi perché loro hanno fisicità e solidità”.
Alla vigilai del derby tengono ancora banco le voci sul futuro della panchina della Juve: si parla di Guardiola da diversi giorni, ma Allegri sembra essere sicuro di restare. “Dovremo incontrarci con il presidente per pianificare e programmare il futuro con lucidità. Dovremo discutere delle cose che sono andate bene e di quelle che non sono andate bene in questa stagione. Dove ci sarà da migliorare, dove vorremo arrivare e quelle che saranno le idee del presidente, che è la cosa più importante. Il resto è normale. Stamattina ci siamo visti con il presidente, ma anche l’altro giorno, perché quando lui è qui ci vediamo quasi tutti i giorni, ma quando il presidente mi chiamerà – evidenzia – avremo un incontro e non c’è nessun problema. Tutti gli anni è sempre la stessa cosa e poi è cinque anni che sono qui. Abbiamo un mese di tempo rispetto agli anni precedenti per pianificare ed avere la lucidità per decidere che direzione prendere la prossima stagione”.
Insomma, il tecnico toscano non sembra avere alcun dubbio per l’immediato, gli obiettivi della Juventus non cambiano: provare a vincere tutti i trofei cui si partecipa. “La mia idea su cosa fare per il futuro lo dirò al presidente. Poi come tutti gli anni – prosegue Allegri – le cose andranno sicuramente per il verso giusto, perché la Juve tutti gli anni dovrà essere competitiva per la vittoria del campionato, della Coppa Italia, della Supercoppa e della Champions. Come ogni anno, non cambia niente e come ogni anno bisogna mettersi lì e valutare. Motivazioni? Nel momento in cui ho deciso di continuare per il sesto anno vuol dire che le motivazioni le ho. Se a livello tecnico sono convinto, e non statemi a chiedere, riparto, altrimenti no. Molto semplice”.
Ramsey ha chiuso in anticipo la stagione con l’Arsenal: ecco come valuta Allegri il nuovo acquisto a parametro zero. “Ha inserimento, corsa, è un ottimo acquisto per la Juve”. Infine, una battuta sull’eterna diatriba su chi sia più forte tra Ronaldo e Messi: “Per Cristiano il duello con Messi è un bello stimolo. Abbiamo il derby e Messi l’ha raggiunto nei 600 gol, quindi CR7 vorrà andare avanti e poi vuole vincere la classifica marcatori. Per quanto andranno avanti? Per Messi io non so, per Ronaldo ha ancora degli anni di carriera davanti. Quando smetteranno difficilmente ci saranno un altro Messi o un altro Ronaldo. Ci saranno giocatori bravi che cresceranno. Non uguali, ma diversi e forti”.