Allegri: “Centrocampo a 2 o a 3? Non ho ancora deciso”

Le risposte di Massimiliano Allegri ai giornalisti in conferenza stampa alla vigilia di Udinese-Juventus: i “casi” Ronaldo e Bernardeschi

Massimiliano Allegri ha risposto alle domande dei giornalisti alla vigilia di Udinese-Juventus ed ha dovuto subito fare i conti con il “caso” Ronaldo. Il portoghese è accusato di stupro, ma già la Juve lo ha difeso con due tweet: “Cristiano sta bene – chiarisce subito il tecnico livornese – , è sereno, tranquillo ed è pronto a rientrare. Riguardo alle questioni giudiziarie, io lo conosco solo da tre mesi. In 15 anni di carriera è sempre stato un grande esempio di professionalità, che si è dedicato molto anche al sociale. Ha sempre dimostrato serietà dentro e fuori dal campo. È un momento delicato per lui, ma ha le spalle larghe ed è concentrato sul campo per giocare e fare e bene. Sapevo che non sarebbe andato in nazionale e per noi è meglio perché resta a lavorare qui a Torino”.

Meglio pensare alle cose tecniche, dunque, e all’intesa con Paulo Dybala, che è in netta crescita: “Non è una questione di adattamento. Devono giocare di più e conoscersi meglio – continua Allegri – . Giocare con un centravanti è diverso. Hanno giocato insieme CR7, Mandzukic e Dybala e potrà capitare che giochino insieme due dei tre. Ogni tanto devo farli riposare, ci sono tante partite. Con l’Udinese o giocano tutti e tre, oppure uno tra Mandzukic e Dybala riposerà, anche perché Cuadrado e Bernardeschi stanno bene”.

Alla vigilia dell’ultima gara prima della sosta, Allegri ha anche fatto il punto sui calciatori in infermeria: “Khedira e Rugani sono out. De Sciglio è a disposizione. Douglas Costa – conferma – rientrerà con la squadra dopo la sosta”. Inutile piangersi addosso, dunque, perché l’Udinese ha bisogno di punti e domani alla Dacia Arena non sarà affatto scontato fare tre punti: “È una partita pericolosa, perché arriviamo da nove vittorie di fila. Ci potrebbe essere, ma non ci sarà, un po’ di rilassamento. A Udine ci sono sempre partite non belle, partite di lotta. Giocando alle 18 la palla viaggerà meno perché il campo sarà asciutto, ma noi dovremo metterci sul loro stesso piano, dobbiamo portare a casa i tre punti anche se sarà una sfida meno tecnica”.

Tornando per un attimo sulla formazione, Allegri conferma che non sarà ancora il turno di Perin, per Khedira si attenderanno accertamenti, mentre Bernardeschi (nonostante il video diventato virale della sfuriata contro lo Young Boys): “Sta bene e si allena bene, l’ha dimostrato con il Bologna. Domani però gioca Szczesny. L’infortunio di Khedira si poteva evitare? No, stava bene, ma ha giocato e si è fatto male di nuovo. Ora valuteremo la situazione, magari è solo un risentimento. Ci sono tante partite, avrà modo di giocare più avanti. Abbiamo anche altri giocatori in forma che possono giocare al suo posto come mezzala, Bentancur, Emre Can e anche Cuadrado e Bernardeschi. Rimprovero? Qualcuno della Fiorentina se l’è presa. Però è vero, che quando giochi alla Juve, certi palloni pesano in maniera diversa. Certe scelte o certi errori ti possono far vincere o perdere una Champions, un campionato o una Coppa Italia. Non volevo offendere nessuno, anche perché sono toscano e i fiorentini mi stanno simpatici. Quando si arriva alla Juve, è un dato di fatto, a livello mentale bisogna fare un salto di qualità. Le energie che si sprecano a giocare nella Juve non sono le stesse che si sprecano in una squadra che non ha l’obbligo di vincere sempre”.

Allegri: “Abbiamo bisogno dei tifosi”

Infine, una battuta sull’Allianz Stadium e il tifo organizzato che continua a non sostenere la squadra, anzi a farle del male con cori che provocano multe e chiusura delle curve. “I tifosi ci sono sempre vicini. Da quando sono arrivato alla Juve dico sempre che ogni momento va vissuto con entusiasmo. Non abbiamo sempre la possibilità di vivere questi momenti. Il presente va vissuto con grande entusiasmo. La squadra, la società, negli ultimi anni ha dato grandi soddisfazioni. Vincere non è mai semplice, anzi è sempre complicato, basta vedere la gara di domani. Preparare le partite psicologicamente per chi vince 9 gare di seguito non è semplice – conclude Allegri – e abbiamo bisogno di tutto l’entusiasmo che c’è dentro l’Allianz Stadium”.