Bernardeschi, futuro in Spagna: non c’è solo il Barcellona

13/04/2020 Alberto Zamboni

Nuove richieste dalla Spagna per Federico Bernardeschi: oltre al Barcellona c’è anche l’Atletico Madrid, la posizione della Juventus

Federico Bernardeschi può rappresentare una vera e propria gallina dalle uova d’oro per la Juventus nel prossimo mercato. In attesa di capire quando finirà la stagione e quando riapriranno le trattative, il club bianconero ha già incassato in questi giorni il gradimento di due club per il numero 33 Carrara. La prima società a rifarsi sotto è stata il Barcellona, che è stata vicina al suo tesseramento proprio nell’ultimo giorno della sessione estiva 2019. Lo scambio con Rakitic sembra sia saltato proprio per via del poco tempo a disposizione per perfezionare la trattativa, ma i catalani vogliono riprovarci ed hanno già messo sul piatto di Paratici due potenziali contropartite: lo stesso centrocampista croato e il difensore francese Umtiti.

Bernardeschi-Barcellona: si può ancora fare ma…

Nonostante la volontà di collaborare con i blaugrana, per ora l’atteggiamento della Juventus è parso molto freddo. Entrambi i club vogliono fare una plusvalenza scambiandosi un favore, ma Rakitic sembra preferire il Siviglia e un difensore centrale è l’ultimo elemento che Sarri vorrebbe avere, avendo già in “esubero” Rugani. Occhio, però, alle ultime indiscrezioni pubblicate dal quotidiano ‘Sport’, che riferisce di un interesse su Bernardeschi dell’Atletico Madrid. I Colchoneros allenati da Diego Simeone sarebbero pronti a fare un’offerta seria alla Juventus per l’ex viola pagato qualcosa come 40 milioni nell’estate del 2017.

Il via libera di Sarri

Nonostante il suo percorso non sia stato esaltante, soprattutto in questa stagione, Bernardeschi è valutato circa 30 milioni di euro. Considerato che Paratici ha già bloccato Dejan Kulusevski per la prossima stagione, non ci sarà alcuna opposizione di Sarri alla cessione del fantasista di Carrara. Ovviamente, la Vecchia Signora non ha alcuna intenzione di svenderlo e l’impressione è che per meno di 30 milioni (magari raggiungibili con i bonus) non ci sarà alcun divorzio.

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