“Zakaria? Sta bene, ha fatto un’ottima partita e sono contento di cosa sta facendo. Di mercato non parlo, da qui al 31 agosto mancano 10 giorni e può succedere di tutto e di più”. Massimiliano Allegri si è espresso così in conferenza stampa alla vigilia di Sampdoria-Juventus, alimentando le voci che danno il centrocampista svizzero in uscita per esigenze di mercato. La mancata cessione al Manchester United di Adrien Rabiot, che domani giocherà titolare, apre nuovi scenari per questo finale di sessione, considerato che i bianconeri vorrebbero fare almeno altri due innesti in rosa.
Il principale indiziato a partire per liberare una casella è Nicolò Rovella, mentre se Arthur non troverà un’altra sistemazione potrebbe finire fuori lista UEFA. Attenzione, però, a Zakaria, appunto, che è arrivato a Torino a gennaio in cambio di 4,5 milioni più 4,1 di commissioni. Secondo la Gazzetta dello Sport sul nazionale svizzero ci sono Monaco in primis e Borussia Dortmund poi. La Juventus conta di incassare dall’eventuale cessione una plusvalenza di circa 15-20 milioni e poi andare all’assalto magari di Leandro Paredes.
Una cessione per certi versi “dolorosa”, dunque, poiché l’impossibilità a cedere gli “esuberi” porterebbe la Vecchia Signora a dar via un elemento potenzialmente utile. Il calciomercato, però, è fatto anche di queste cose, ovvero di intoppi generati da errori del passato.