Andrea Pirlo ha solo due allenamenti a disposizione per preparare Milan-Juventus e li dovrà sfruttare al meglio. Archiviata la vittoria sull’Udinese, i campioni d’Italia affronteranno mercoledì 6 gennaio a San Siro l’attuale capolista, che ha ben 10 punti in più, anche se la Signora ha una partita da recuperare. Fin qui il ‘Diavolo’ ha dimostrato di essere formazione più solida della Juve e di riuscire a portare a casa anche le partite “sporche”, nonostante assenze importanti e vicissitudini varie, come inferiorità numerica. Al contrario, la squadra di Pirlo è parsa molto più fragile e Ronaldo-dipendente.
Il divario in classifica pone i bianconeri anche nella condizione di non poter sbagliare: servirà una prestazione come quella sfoderata al Camp Nou di Barcellona per battere la capolista, ma bisognerà anche trovare la combinazione di formazione migliore, per occupare gli spazi meglio di quanto visto contro l’Udinese. Tra i pali ci sarà sicuramente Szczesny, mentre dopo il rodaggio fatto nel finale di ieri, Chiellini partirà comunque dalla panchina in favore di Bonucci e de Ligt. Torna Cuadrado, ragion per cui potrebbe restare fuori uno tra Danilo e Alex Sandro, a meno che il colombiano non sia schierato più avanti, prendendo il posto di uno tra Ramsey o Chiesa. Rischia di più il secondo, visto che il gallese al momento è l’unico in grado di fare da raccordo tra centrocampo e attacco.
Capitolo centrocampo: potrebbe rifiatare uno tra Bentancur e McKennie, difficilmente entrambi, poiché tornerà a disposizione Rabiot dopo la doppia squalifica beffa, mentre Arthur ha dato prova di essere recuperato appieno nei minuti finali della gara contro l’Udinese.
A proposito dell’attacco, con Morata non disponibile toccherà di nuovo a Dybala di fianco a Ronaldo. L’argentino è tornato al gol ed è importante per il morale, ma ha anche denotato una condizione atletica in crescita. Deve però giocare più vicino alla porta avversaria, perché anche ieri ha svolto quasi il ruolo di mezzala. E ora non si può più accusare Allegri per la sua posizione arretrata.