Editoriali

Lo strano caso Bentancur: leader dell’Uruguay, zero minuti alla Juve

Bentancur continua ad essere uno dei trascinatori della sua nazionale, ma con Sarri non ha ancora visto il campo

È uno strano caso quello di Rodrigo Bentancur, 22enne centrocampista uruguayano che continua ad essere uno dei leader indiscussi della sua nazionale, mentre alla Juventus non gioca. Nelle prime due gare di campionato, “Lollo” non è sceso in campo nemmeno per un minuto, mentre l’altra notte è stato uno dei protagonisti della vittoria ottenuta dall’Uruguay sulla Costa Rica in amichevole. Il commissario tecnico Oscar Tabarez stravede per lui e dopo averlo fatto debuttare giovanissimo nella nazionale dei grandi, non se ne priva per nessuna ragione al mondo.

Bentancur vice Pjanic ideale

Sarri, invece, già dalle ultime amichevoli estiva aveva lasciato intendere quali sarebbero state le gerarchie del centrocampo. Il trio di fedelissimi di Allegri – Pjanic-Khedira-Matuidi – per ora non si tocca, ma nonostante ciò non ha voluto privarsi di Bentancur nella sessione estiva di calciomercato. Anzi, ha preferito lasiare fuori dalla lista Uefa il tedesco Emre Can. Insomma, la Juventus crede ancora nell’ex Boca Juniors, ritenuto l’unico elemento attualmente in rosa in grado di dare il cambio a Pjanic. Del resto, in nazionale gioca proprio in quel ruolo, ovvero di regista davanti la difesa e magari con l’arrivo del ciclo di 7 partite in 23 giorni potrebbe finalmente entrare nelle rotazioni.

Perché Bentancur non è stato ceduto

Le offerte in estate non sono mancate, ma la Juventus le ha rispedite tutte al mittente. No a Barcellona e Atletico Madrid, che pare avessero messo sul piatto 40 milioni di euro. Una cifra che la Juve avrebbe dovuto dividere con il Boca Juniors per via della clausola presente nel contratto stipulato ai tempi del trasferimento in Italia. Fabio Paratici sta lavorando per togliere questa clausola del 50% sulla futura rivendita, ma ancora non è stato trovato l’accordo con il presidente degli Xeneizes, Daniel Angelici.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni