Buona vittoria contro lo Spezia. Alla fine buona e anche larga. Niente di trascendentale, anzi una vittoria anche per certi versi sofferta. D’altronde la Juve ha il brutto vizio, da almeno un anno a questa parte, di avere una fragilità difensiva piuttosto accentuata, fragilità a cui mister Pirlo non è riuscito ancora a porre rimedio. Fuori Chiello, ma soprattutto fuori De Ligt, che l’anno scorso dopo una partenza stentata divenne un pilastro, la Juventus prende gol con una semplicità estrema, da qual si voglia avversario. E così è stato anche con lo Spezia dopo una buona partenza ed esser passati in vantaggio, dopo aver avuto l’ennesimo gol annullato per fuorigioco al povero Morata e fanno con questo 6 in 4 partite, la Juventus ha preso gol al primo affondo. Un gollonzo per giunta. A questo gol è diventato improvvisamente difficile porre rimedio e sono venute meno tutte le certezze.
Se la Juve ha continuato a proporre gioco offensivo di discreta qualità, di contro questa fifa difensiva ha preso un poco il sopravvento su tutti e lo Spezia pur non creando quasi nulla è diventato un pensiero pericoloso. Squadra giovane si dirà e forse è vero. Mancanza di un leader laddove Dybala forse non lo è come vorremmo fosse, come non lo è Bonucci cui non basta evidentemente portare una fascia da capitano. A porre rimedio ci ha pensato il campione con la C maiuscola. Sono bastati 2 minuti e pochi secondi a Cristiano Ronaldo una volta entrato per rimettere le cose apposto. Una Juve che era divenuta timorosa, ha ripreso immediatamente coraggio con il suo condottiero e leader carismatico. Non c’è nulla da vergognarsi, i Campioni fanno questo, vincono le partite e trascinano i compagni. Ronaldo non lo scopriamo oggi. Dopo il 2-1 è diventato tutto semplice e le cose sono tornate a venire con naturalezza. Così ha segnato un gran gol anche Rabiot e un rigore con cucchiaio di nuovo Ronaldo, per la sua personale doppietta. In entrambi i casi si nota come la fiducia era ad un certo punto tornata. Inutile dire che era una vittoria che ci voleva dopo la brutta prestazione con il Barcellona e che se non fosse arrivata avrebbe cambiato i piani prossimi futuri in negativo.
Ora si può preparare serenamente la partita di Champions dove anche li servirà una vittoria per andare avanti in classifica e dimenticare prima possibile la sconfitta col Barca che ha lasciato indubbiamente scorie, se non tanto per il risultato quanto per come è avvenuta, con gli spagnoli che hanno dominato in lungo e in largo facendo apparire la Juventus timida e spaesata. Le prossime partite ci diranno se la Juve è in crescita e si è lasciata quel brutto episodio alle spalle oppure se si continuerà fra alti e bassi come si è iniziato. Certo avere a disposizione Ronaldo fa tutta la differenza del mondo.