Maurizio Sarri mette in guardia i suoi dalle insidie di Verona-Juventus. Domani sera i campioni d’Italia dovranno affrontare una squadra in forma e che ha dato del filo da torcere a tutte le grandi, a conferma dell’ottimo lavoro svolto da Juric. «La consistenza del Verona è palese, stanno facendo una grande stagione, sono imbattuti da diverse giornate. È una squadra pericolosissima – continua il mister bianconero – ben allenata e la sfida sarà difficile. È chiaro per tutti, come conferma anche la loro ultima partita».
La presenza di Ronaldo a Sanremo ieri sera con Georgina fino a tarda notte non preoccupa Sarri: «Conoscendo Cristiano, si presenterà in ottime condizioni oggi all’allenamento, come ha sempre fatto». Il portoghese sarà regolarmente in attacco, anche se non è ancora chiaro quale sarà il modulo offensivo: tridente o due attaccanti con trequartista? «Siamo pronti a interpretare un modulo in relazione alla presenza di giocatori che danno maggiori garanzie. Ci stiamo organizzando per diversi moduli», continua l’allenatore. Tra le statistiche negative di questa prima parte di stagione, ci sono i pochi gol dei centrocampista, ma Sarri non sembra preoccupato: «Non abbiamo segnato molto con i centrocampisti, ma in compenso siamo andati in gol con i difensori. È comunque un dato che può migliorare», insiste.
Non fornisce molte indicazioni sulla formazione, ma Sarri si sofferma sulla situazione di alcuni singoli, tra cui gli infortunati sulla via del recupero. «Rabiot? È in crescita e in un buon momento, ed è importante la continuità che lo può far crescere ancora. Ma non scordiamo le caratteristiche di Matuidi, che torna utile sulla lunga distanza. Dybala? Io sono un bipolare, mi chiudo nel mio ufficio e prendo le decisioni poi esco, mi dimentico di essere allenatore e sono un innamorato del calcio. Temo di essere bipolare. Buffon? «Ci stiamo confrontando con Filippi e lo staff sulla gestione delle partite di Gigi, che sicuramente in questo mese andrà dentro. Chiellini? Sta procedendo come da programma. I passi avanti che sta facendo sono molto importanti. La cosa più importante, in questo momento, è ascoltare le sue sensazioni, dato che è clinicamente guarito. Danilo? È in fase di ‘riatletizzazione’: si sta allenando da solo, ma in campo. Non prevedo tempi lunghi per il suo rientro».