Ieri, prima della ripresa degli allenamenti, faccia a faccia tra Maurizio Sarri e la Juventus. Facce distese al JTC della Continassa, riferisce Tuttosport, ma il tecnico si sarebbe fatto sentire con espresse richieste ai calciatori. Stando al quotidiano sportivo torinese, l’ex allenatore del Chelsea avrebbe chiesto maggiore cattiveria soprattutto in avanti e invitato tutti a non abbassare più la tensione. Ieri, Gianluigi Buffon ha dichiarato sostanzialmente che se la partita fosse stata decisiva, la Juve l’avrebbe vinta.
Peccato però che nelle passate stagioni la Vecchia Signora chiudesse i campionati proprio in quelle partite. La caratteristica dei precedenti otto anni era proprio quella ferocia nell’approfittare dei passi falsi altrui. Vincere a Napoli avrebbe significato allungare sia sull’Inter sia sulla Lazio, che erano state fermate entrambe sull’1-1. Cullarsi di un vantaggio minimo, come fece il Napoli di Sarri quando perse lo scudetto “in albergo” a Firenze, può essere letale.
Lo sa bene Cristiano Ronaldo, che si dice sia rientrato negli spogliatoi del San Paolo letteralmente “fiammeggiante” per la sconfitta maturata senza nemmeno provarci. Si è sbracciato per tutta la gara CR7, ma i suoi compagni erano spenti e demotivati. Atteggiamento non da Juve.