Maurizio Sarri ammette che nella parte iniziale la Juventus abbia fatto fatica contro il Lecce. “Ho visto una partita più sofferta dal punto di vista fisico – ammette il tecnico bianconero a Sky Sport – nella parte iniziale abbiamo fatto fatica a carburare. Fatto solo nel primo tempo, ma bella mentalità perché a partita chiusa abbiamo continuato ad attaccare, a giocare e a me piace molto. Ogni tre giorni queste difficoltà possono succedere, sono normali. La superiorità numerica ci ha permesso di usufruire la difficoltà degli altri. Pressione? Pensiamo a noi, facciamo risultati e la continuità di questa sera, nonostante le difficoltà iniziali, ha avuto una mentalità che mi è piaciuta”.
Higuain è stato molto sensibile a fine gara e per lui anche “l’amico” Sarri non ha che parole al miele. “Come ho detto in conferenza, ha passato un momento difficile a livello personale e globale. Quello del Covid l’ha colpito molto. E noi che parlavamo di calcio, all’inizio, per lui sembravamo dei pazzi scatenati. È tornato e ha avuto l’infortunio, si sta mettendo a posto. Contento che abbia segnato subito su splendida palla di Cristiano. Ci darà tanto nel finale di stagione”.
Oltre al poker di gol, Sarri può essere molto contento per la quarta partita di fila senza subire gol su azione. “Zero gol punto di forza? Non lo so, stiamo difendendo bene a livello di squadra, sono cresciuti i centrocampisti, noi nell’andare nelle palle perse e nel contenere gli avversari. Bonucci ha fatto bene dall’inizio, De Ligt si è adattato e sta facendo partite di livello. Mi dispiace per Rugani, sta facendo molto bene in allenamento, ma è difficile cambiare i centrali ora che stanno facendo bene. Meriterebbe di giocare. L’atteggiamento dei centrali è stato di grande livello – ammette ancora il tecnico della Vecchia Signora – sempre altissimi. Io ce l’avevo costantemente davanti ed erano 20 metri davanti la metà campo avversaria. Difendendo in avanti molto bene. I centrocampisti hanno sofferto fase iniziale dal punto di vista fisico, hanno carburato in una serata calda, con poco allenamento. Bentancur ci ha dato però la carica, è stato uno dei primi a reagire dopo 20 minuti. Pjanic in crescendo, la sostituzione di Rabiot nulla ha a che vedere con quanto fatto. Sostituzione tattica, volevamo ampiezza in superiorità e abbiamo alzato Bernardeschi e Douglas Costa. Il brasiliano? In panchina è un’arma straordinaria in un momento della stagione in cui le avversarie possono essere soggette a cali forti nella ripresa. Averlo lì ti può stravolgere la partita nel momento dell’ingresso. Non facciamoci sentire da lui… lo capisce anche questa cosa, ma bisogna tenerlo motivato e farlo partire ogni tanto”.
Non poteva mancare un riferimento all’arrivo di Arthur e alla cessione di Pjanic: fosse per lui, Sarri non darebbe via il centrocampista bosniaco. “Non lo so se Pjanic non giocherà più per la Juventus. A me la società non ha comunicato nulla. Se senti Di Marzio digli che telefoni anche me. Ti dicevo che non c’interessa, quest’anno il mercato inizia a settembre. Fino a fine agosto sta con noi – insiste il mister dei campioni d’Italia – spero rimanga anche dopo. Spero che il ragazzo non abbia nessun tipo di ripercussione, ma è un professionista, molto intelligente. Parlandoci insieme, capisce bene le situazioni e si sa adeguare. Non so niente al momento, ma anche se fosse come dice Di Marzio non sono preoccupato”.