Maurizio Sarri prova e riprova, ma appena li ha a disposizione torna sempre da loro: contro il Milan venerdì sera toccherà ancora a Blaise Matuidi e Sami Khedira. Nella prima parte della stagione, le mezzali considerate fedelissime di Massimiliano Allegri, sono state titolari inamovibili fino a quando il tedesco non è stato costretto a fermarsi per via di un nuovo problema al ginocchio. Nei mesi successivi, Sarri non ha fatto altro che ricordare l’importanza del numero 6, un “professore”, come lo definiva il precedente allenatore bianconero, di cui se ne comprende lo spessore solo quando non c’è.
Senza di lui, il centrocampo della Juve non effettua inserimenti e l’elemento designato per la sua sostituzione, Aaron Ramsey è purtroppo spesso fermo ai box per noie muscolari. Il gallese non è ancora riuscito a mettersi in pari con i compagni a livello di preparazione e Sarri non potrà schierarlo nella semifinale di ritorno di Coppa Italia, ragion per cui sul centrodestra non ci sono alternative valide.
All’occorrenza è stato utilizzato anche Adrien Rabiot in quel ruolo, ma dopo quanto accaduto durante lo stop dei campionati, l’ex PSG dovrà sudare per scalare nuovamente le gerarchie anche a sinistra. L’esperto Matuidi è ancora due spanne sopra per professionalità e ritmo ed è inevitabile che in una partita secca l’allenatore non possa permettersi di lasciare vantaggi agli avversari. L’impressione è che dunque in questo finale di stagione intenso, in cui si giocherà ogni tre giorni, ci sarà bisogno di tutti e le rotazioni saranno frequenti, ma nelle partite che contano Sarri si affiderà alle mezzali rodate di Allegri.
L’unico nodo da sciogliere ora resta per venerdì quello del regista: voci provenienti dalla Continassa danno Rodrigo Bentancur in leggerissimo vantaggio su Miralem Pjanic. Se così fosse, sarebbe il definitivo passaggio di consegne e preludio ad un divorzio in estate.