È un Maurizio Sarri molto soddisfatto ed ottimista quello che si presenta ai microfoni di Sky Sport al termine di Juventus-Brescia. Anche se contro un Brescia rimaneggiato e ridotto in 10 uomini ci si aspettava forse un punteggio più ampio, è importante aver tenuto la porta inviolata dopo tanti gol subiti. “Abbiamo fatto quello che dovevamo fare, iniziato bene poi 10′ di impasse. Abbiamo avuto pazienza – prosegue – e fatto girare bene la palla, poi 3 pali. Fatto quello che dovevamo fare”. La Juventus è scesa in campo con un tridente “anomalo”, che Sarri spiega così: “Paulo aveva più libertà davanti, in fase di ripiegamento Cuadrado si doveva adeguare”.
Per ora, insomma, sembra che il modulo con il trequartista sia stato accantonato, anche perché Ramsey ha chiesto espressamente di non giocare più dietro gli attaccanti. “Giochiamo coi tre davanti, siamo rimasti in pochi. Ramsey si sente più adatto a fare l’interno, Cuadrado è in un buon momento e può essere sfruttato. Giocare 1 o 2, o 3 davanti, non ho preferenze… Ramsey nelle ultime 2 è sembrato in crescita – insiste – molto più inserito nei movimenti, nella fase difensiva. Giocatore in crescita, la difficoltà di inserimento dei giocatori inglesi è storica, non è semplice adattarsi a un calcio tattico come il nostro, giocano più liberi e un po’ di fatica la fanno. Mi sembra abbia scavallato la fase di difficoltà e abbia preso la strada per un rendimento di alto livello”.
La stagione è ormai nella sua fase clou e di tempo per fare progressi ormai ce n’è poco, eppure Sarri è convinto che la Juve possa migliorare ancora, in tutti gli aspetti. “Possiamo farlo in tutto. A livello difensivo abbiamo margini di miglioramento – sottolinea il tecnico bianconero – anche a livello offensivo anche nelle ultime due partite abbiamo preso 5 pali. Un po’ di fortuna in più aiuterebbe. Oggi abbiamo battuto 16 angoli. Possiamo fare di più, concentriamoci su di noi e facciamo più punti possibili, senza guardare i risultati degli altri”. Il compito è dunque assai arduo per Sarri: “È difficile, abbiamo tanti giocatori forti, qualcuno fuori. Tutti atipici, senza una specificità di ruolo definita. Dybala è attaccante, ma viene incontro. Cristiano centravanti, ma parte esterno. Era giusto che Cristiano riposasse dopo aver parlato con lui e con i medici. Il ragazzo non può fare 75 partite all’anno, deve riposare. Oggi è venuta fuori una soluzione anche abbastanza obbligata. Gli unici giocatori offensivi erano questi”.
Molto importante il rientro di Giorgio Chiellini, che ha pressato molto l’allenatore per tornare alla normalità dopo tanti mesi di assenza. “Praticamente – rivela – si è messo da solo, me lo sono ritrovato accanto che chiedeva: ‘Quanto manca?’. Era da ieri che diceva, devo giocare, devo giocare. Ha fatto 6 mesi di sacrifici, inizia a stare meglio. È vicino. Non mi ha messo pressione, si era tolto la tuta: “Quanto manca?”, mi ha detto.
Infine, una battuta sull’infortunio di Pjanic, quanto dovrà stare fuori? “Non lo sappiamo, in questo momento è un acciacco all’adduttore che dà falsi segnali. Va valutato domattina”. In conferenza stampa, poi, Sarri ha ribadito a precisa domanda, che si aspetta lo spettacolo delle sue squadre precedenti, rimarrà deluso: “Questa squadra non giocherà mai come nessuna delle mie squadre passate. Mai avevo dato così tanta libertà ai giocatori, soprattutto in avanti”.