La Juventus è indubbiamente in difficoltà esattamente come il suo allenatore Maurizio Sarri. Di spettacolo non se n’è vista fin qui nemmeno l’ombra (se non in qualche spezzone di partita) e nelle ultimo mese i campioni d’Italia hanno perso tre volte contro squadre il cui valore della rosa è indubbiamente inferiore. C’è però un altro aspetto che preoccupa la Juve stessa, molto attenta anche all’aspetto comunicativo che deve accompagnare il proprio brand: le parole di Sarri durante interviste e conferenze stampa.
Ieri sera c’è stato l’ennesimo scivolone, purtroppo, una frase che seppur pronunciata in buona fede rappresenta un assist tremendo per gli antijuventini. “Questa sera in Italia ci sarebbero stati fischiati due rigori, in Europa il metro di giudizio è diverso”, ha dichiarato al termine di Lione-Juventus. Ovviamente, il riferimento era alla maggiore difficoltà che gli arbitri non italiani concedano le massime punizioni, ma ovviamente l’interpretazione di mezza Italia è che “Sarri ammette di rubare in Italia”. E ciò nonostante in questa stagione, come in tante altre, la Vecchia Signora sia tra le squadre che ottengono meno rigori a favore.
Come dicevamo, non è purtroppo la prima volta che Sarri inciampa davanti ai giornalisti. Al termine di Verona-Juventus, dopo l’ennesima prestazione mediocre condita da sconfitta, il tecnico bianconero aveva detto a DAZN: “Speriamo che qualcuno mi aiuti perché dobbiamo risolvere questa situazione assolutamente”. Se l’allenatore che è a capo dello spogliatoio e deve apparire credibile agli occhi di un gruppo, chiede aiuto così pubblicamente, c’è più di qualcosa che non va.
E poi ci sono state le dichiarazioni post Napoli-Juve, quando dopo una sconfitta maturata senza tirare quasi mai in porta, Sarri si disse “felice” per i suoi ex calciatori: “Se proprio si doveva perdere, meglio contro di loro anche se avrei preferito vincessero la prossima. Al gruppo azzurro devo molto, quindi se si toglie dai problemi sono contento”, le parole post partita nell’intervista a Sky. Seguite poi dalla battuta molto infelice sui rigori: “Li danno a chi ha le maglie a strisce? Senza ne abbiamo avuti 6 a favore e 6 contro: rimettiamole”. Abbiamo omesso volutamente le parole sul coronavirus nella conferenza stampa alla vigilia di Lione-Juve: qualcuno le ha viste come un atto eroico addirittura, ma anche avesse avuto ragione, accusare la Francia di non fare i tamponi non è cosa che compete all’allenatore della Juventus, bensì ad altri.