Sarri: “Non siamo ancora al massimo, ecco perché rischiamo la cazzata”

La conferenza stampa di Maurizio Sarri alla vigilia di Genoa-Juventus: “Non solo per noi, a Marassi è difficile per tutti”

Maurizio Sarri commenta subito i rinnovi di Buffon e Chiellini nella conferenza stampa alla vigilia di Genoa-Juventus. L’esperto estremo difensore potrebbe giocare dal primo minuto a Marassi, ma il mister bianconero non si sbilancia: “Non abbiamo ancora deciso se giocherà col Genoa, ma il giorno del record arriverà, ha 48 partite ancora a disposizione penso che il giorno arriverà in questa stagione. Per domani non abbiamo ancora deciso, i programmi iniziali con i portieri stanno un po’ cambiando in base alle sensazioni di Claudio Filippi. Sinceramente non abbiamo deciso ancora”, insiste.

Sarri: “Col Genoa difficile per tutti”

L’obiettivo principale è quello di fare bottino pieno contro una squadra che tradizionalmente crea molti problemi ai campioni d’Italia, soprattutto sul terreno amico. “Sofferenza a Genova? Non penso sia solo la Juve, giocare a Genova contro il Genoa è difficile per tutti. È una squadra che nelle partite casalinghe negli ultimi anni ha fatto bene, è difficile giocare là, la partita è complicata come lo sono sempre in questa parte di stagione le partite in trasferta contro squadre che lottano per la salvezza. Dobbiamo avere la consapevolezza della difficoltà della partita. Non possiamo aspettarci niente di diverso. Credo che i ragazzi ne siamo molto consapevoli e da questo dobbiamo costruire le basi – sottolinea – se ci aspettiamo qualcosa di semplice siamo sulla strada sbagliata. Fattore campo azzerato dall’assenza di tifosi? Un po’ continua ad esserci, è vero che devi fare a meno della spinta del pubblico, ma è altrettanto vero che puoi fare affidamento sulle tue piccole certezze che hai in casa. Il tuo spogliatoio, i tuoi punti di riferimento in campo. Piccole abitudini che danno sicurezze ai giocatori. Un po’ il fattore campo può incidere anche se meno rispetto a prima”.

Rispetto alla gara con il Lecce, Sarri avrà a disposizione Danilo, mentre rimangono fuori gli altri infortunati. “Formazione? In questo momento numericamente non possiamo permetterci di alternare più di 2-3 giocatori. Nell’ultima partita avevamo in convocazione 14 giocatori da campo, 3 portieri e 3 under 23. Non abbiamo tante variabili. Tra quei 14 c’erano due giocatori che avevano fatto 3 allenamenti. Ad ora possiamo pensare solo a 1-2 cambi, non vedo la possibilità di farne di più. Speriamo di recuperare qualcuno nei prossimi giorni ed avere più possibilità di scelta. Higuain? Sta meglio, l’unica incertezza è la tenuta su un minutaggio più elevato. Pjanic? Ho risposto anche nei giorni scorsi, penso che se questo trasferimento sarà ufficializzato lui sarà contento perché va a finire la carriera in una grandissima squadra. Una carriera straordinaria, avrà giocato per Juve e Barcellona se va a buon fine. Il ragazzo può essere contento. Io sono sereno, è un ragazzo a cui piace giocare. È serio, intelligente, puoi parlarci di tutto. La possibilità che non dia il 101% delle sue possibilità in questi due mesi sinceramente non la vedo. Dybala e ronaldo ancora insieme? Penso che possono anche giocare, il problema si proporrà tra 2-3 partite. Non credo che in questo momento ci sia problema di sovraccarico per i motivi di cui abbiamo parlato prima, ma alla lunga il recupero di Higuain anche per spezzoni lunghi di partita è indispensabile”.

Arthur? No comment

Al posto del bosniaco arriva il brasiliano Arthur, che però sarà a disposizione solo dal 1° settembre, quindi ogni discorso è per Sarri prematuro. “C’è poco da commentare – replica subito – sono ragazzi che per ancora due mesi dovranno giocare nelle rispettive squadre. È bene che si concentrino su cosa c’è da fare ora e non su cosa c’è da fare a settembre-ottobre visto che devono fare ancora molto nelle rispettive squadre. Non voglio parlare di mercato e acquisti. All’apertura del mercato mancano due mesi, alla chiusura tre e io devo giocare partite importanti. Se sto a spendere energie mentali e nervose per il mercato la vedo difficile. Tra l’altro è una cosa che non mi dà gusto, capisco che l’opinione pubblica, anche per colpa vostra, si sia abituata a parlare solo di mercato e quindi si è appassionata al mercato ma come dico sempre ai miei amici, se parliamo per 10 anni di calci d’angolo la gente al bar parla solo di calci d’angolo. Capisco che l’opinione pubblica anche per colpa vostra si sia appassionata al mercato, ma ritengo dovrebbe appassionarsi anche al calcio che è l’aspetto più importante. Quindi lasciamo perdere le valutazioni per il momento. Qualcuno dello staff studierà questo giocatore per avere le idee chiarissime quando arriverà, per il resto godiamoci Pjanic per questo finale di stagione”.

Quanto alla preparazione atletica, dopo aver sottolineato una mancanza di brillantezza nelle prime uscite, Sarri mette in guardia dalla mancanza di brillantezza che arriverà con l’accumularsi di tante partite ravvicinate. “Credo che dobbiamo ancora trovare il massimo della condizione fisica, capita a tutti e forse non fa così male giocare così tanto. Però più passano le giornate i giocatori andranno ad accusare l’accumularsi della partite. Stiamo cambiando tutto, specialmente la gestione dei post-partita. È difficile anche parlare di allenamenti – ammette – la possibilità di andare ad allenamenti impegnativi che ti danno la certezza di recuperare completamente non c’è. È tutto un lavorare di scarico e prepararsi alla partita successiva con un giorno di riposo in mezzo. C’è la novità dei 5 cambi, da maneggiare con cura. Ho visto spesso squadre e risultati stravolti con queste 5 sostituzioni. Analizzando cosa è successo in Bundesliga ho visto un dato che mi ha sorpreso: i club di prima fascia ne utilizzano al massimo 4 o 3. Forse cambiavano di più nell’undici iniziale. Bisognerebbe entrare più profondamente a questi numeri. È un’esperienza nuova, quindi a rischio cazzata, come tutte le cose su cui non abbiamo un vissuto. È anche stimolante, se ne usciamo vivi abbiamo qualche conoscenza in più dopo da sfruttare negli anni successivi”.

Infine una battuta su quello che sta diventando il vero e proprio trascinatore della Juventus, l’unico ed insostituibile Rodrigo Bentancur. “L’ho visto crescere velocemente, è ancora più forte di cosa mi aspettavo e mi pare abbia messo condizione e personalità. Ora inizia ad avere più partite ed esperienza addosso, sta tirando fuori più personalità, può sorprenderci ancora – dice ancora Sarri – Ramsey sta meglio. L’ultimo ingresso ho visto qualcosa di meglio rispetto a Bologna ma anche su di lui, visti i pochi allenamenti con la squadra c’è l’incognita minutaggio. C’è da considerarlo se è meglio spararlo per 30 minuti alla fine o per 50-60 minuti nella parte iniziale. Sembra sulla strada giusta. Bentancur ha fatto tre giorni di scarico attivo, sembra sia stato più un crampo che un problema”.