Sarri: “Milan pericoloso, ecco chi gioca al posto di Dybala e de Ligt”

Maurizio Sarri mette in guardia i suoi dalle insidie di Milan-Juve: “Partita difficile, ci arriviamo con soli 15 giocatori di movimento”

Maurizio Sarri mette in guardia i suoi alla vigilia di Milan-Juventus, trasferta della 31a giornata di Serie A. Dopo quattro vittorie consecutive, i bianconeri affrontano la formazione che ha più dato fastidio agli uomini di Sarri in stagione e che è reduce dalla vittoria in trasferta sulla Lazio. “Partita difficile, il Milan è in grandissima condizione fisica e mentale, ha fatto due vittorie importanti contro Roma e Lazio – esordisce il tecnico della Vecchia Signora – Non dovrebbero creare rilassamento questi risultati negativi di Inter e Lazio. In questo periodo tutte le partite sono difficili, basta sbagliare un tratto di partita, è estremamente facile, nessuna squadra è in gran condizione fisica, l’aspetto mentale è determinante e delicato. In questo periodo i risultati non scontati possono venire fuori con facilità. Sarà un mese durissimo, in cui ci saranno momenti in cui ci sembrerà più facile, ma non è così. Guardiamo a domani, non ci interessa neanche contro chi giochiamo la prossima. Conta solo domani”.

Sarri: “Higuain e Rugani al posto di Dybala e de Ligt”

La Juve sbarcherà a San Siro senza Demiral, De Sciglio, Khedira, Dybala, de Ligt e con Chiellini ed Alex Sandro appena rientrati in gruppo. Sarri non si sbilancia, ma lascia intendere qualcosa sulla formazione: “Non abbiamo deciso ancora niente, vediamo. Le soluzioni più scontate sembrano Rugani e Higuain – ammette – Tutti continuano a parlare della nostra rosa larghissima, ma domenica avevamo convocato 21 giocatori con 3 portieri e alcuni ragazzi dell’Under 23. Oggi abbiamo 15 giocatori di movimento disponibili. Chiellini e Alex Sandro hanno fatto ieri una fetta di allenamento con gli altri, ma da qui a giocare c’è una differenza. Alex Sandro ha avuto uno stop breve, Giorgio no. Vediamo anche oggi come reagiscono all’allenamento, poi decidiamo”.

Sarà una grande occasione dal primo minuto per Higuain, che non ha giocato tante partite da titolare in questa stagione. “Durante la stagione ho letto che ho litigato con tutti, in realtà litigo solo con Higuain – rivela Sarri – Non so perché, ma è sempre stato cosi. Forse perché anche lui necessita di avere un contrasto per tirare fuori qualcosa da se stesso. Mentalmente sta meglio, fisicamente non so che tipo di tenuta possa avere. Negli ultimi giorni si e allenato con continuità, sembra stare bene in questo momento. Ma anche lui ha avuto poca continuità di allenamenti, ma sta meglio dal punto di vista mentale. Higuain va coccolato un giorno e battuto sul muro il giorno dopo. Quando si abbatte ha bisogno di cura, quando si esalta va abbattuto sul muro, perché si può accontentare”.

L’opzione Ramsey

Nelle prossime gare, inoltre, dovrebbe trovare più spazio Aaron Ramsey, elemento che paga una precaria condizione fisica, ma quando sta bene è in grado di dare qualità al gioco. “È sempre un’opzione, ci dà palleggio e soluzioni offensive anche come centrocampista. Lui è il centrocampista più di inserimento che abbiamo, che potenzialmente ha più gol addosso. È sempre un’opzione – insiste l’allenatore della Juventus – anche se viene da un periodo complicato. Nell’ultima partita pensavo di aver bisogno più di uno stabilizzatore come Matuidi, per questo non è entrato”.

Quanto alla crescita della squadra, Sarri è convinto di avere ancora margini di crescita, anche se nel derby c’è stato un leggerissimo passo indietro dal punto di vista del gioco: “Abbiamo margini di miglioramento. Nell’ultima partita abbiamo perso le distanze, ultimi 20 minuti abbiamo perso palle senza riconquistarle. Sei concedeva troppo spazio agli avversari, per questo ci sono indubbiamente margini di miglioramento. Sono contento di quello che ho visto fare alla squadra in questo periodo. Ma siamo consapevoli che possiamo migliorare ancora. Questo periodo è dura, è un periodo strano, si gioca con frequenza, e come vediamo dai risultati di tutti è difficile dare continuità di prestazione. Tenuta atletica? Quello che è stato fatto è stato fatto. Non ci sono margini per intervenire nel calendario. Al momento non possiamo fermare solo un giocatore, siamo contati. Non possiamo fare preparazioni mirate, 2-3 per volta, lasciandoli fuori per qualche partita per tenerli in condizione il più possibile”, conclude.