Sarri: “La mia Juve come il Liverpool di Klopp, alti e bassi sono normali”

Maurizio Sarri vede analogie tra la sua Juve e il Liverpool di Jurgen Klopp che ha seguito un processo di crescita graduale: l’intervista a Sky Sport

Maurizio Sarri ha rilasciato una lunga intervista a Sky Sport a due giorni dalla Supercoppa Italiana persa dalla Juventus con la Lazio. Tanti i temi toccati dal tecnico bianconero, a partire proprio dalla sconfitta di Riad: “Siamo arrivati con poche energie le abbiamo pagate. Abbiamo perso senza tridente, ora la Lazio è in condizione psicofisica straordinaria e gli episodi in questi frangenti è difficile. Se dovesse continuare per mesi e mesi a questi livelli – sottolinea – , la Lazio diventa fortissima. Ma noi dobbiamo pensare solo a noi”.

Nonostante abbia perso il primo trofeo stagionale, la Juventus è prima in campionato in coabitazione con l’Inter ed ha passato il turno in Champions con due turni d’anticipo. C’è ancora molto da lavorare, ma per fortuna i risultati hanno dato conforto fin qui. “Siamo ancora in una fase di alti e bassi – ammette Sarri – con momenti in cui giochiamo da squadra e altri meno. Rientra nella normalità, non esiste il tutto e subito. È particolare che prendiamo gol in area piccola, un dettaglio che nella Juve degli ultimi anni non si era mai visto: dobbiamo migliorare in questo, oltre alla crescita di elementi nuovi come Demiral e De Ligt. Anche il Liverpool di Klopp è cresciuto nel tempo e oggi è sul tetto del mondo. Siamo una squadra che vuole vincere, pur sapendo che in Europa non è mai semplice: la Champions deve essere un obiettivo, ma con la consapevolezza che ci sono rischi legati all’alta qualità degli avversari”.

Sarri: “Nel 2020 voglio vincere dominando”

Gli addetti ai lavori, intanto, continuano ad interrogarsi sul tridente, che fin qui è stato croce e delizia per la Juve: “È sicuro, poi sullo schieramento, con Bernardeschi o Ramsey trequartista o i tre in linea, dipenderà dalla situazione dei vari giocatori. Parola chiave del 2020?? Dobbiamo continuare a vincere e convincere, vincere con il predominio sulle partite è quello che voglio e finora si è visto a sprazzi”. Infine una battuta sulla precedente esperienza nel calcio inglese con il Chelsea: “L’esperienza in Premier mi ha accresciuto molto – ammette Sarri – , è un campionato straordinario per qualità tecniche e con una grande mentalità, con un bellissimo aspetto ambientale: mai un insulto in uno stadio avversario, sempre pieni di bambini. Vorrei vedere lo stesso in Italia, spero di fare in tempo. I calciatori inglesi? Hanno un carattere particolare, li vedi allenarsi ogni giorno a ritmi infernali: hanno un DNA che affonda le radici nella storia di un popolo abituato a combattere”, conclude.