Il destino di Maurizio Sarri alla Juventus è appeso ad un filo. Dopo le parole di Andrea Agnelli al termine di Juve-Lione, è iniziata ufficialmente la riflessione in casa bianconera. Qualcuno sostiene che ci sarà anche un ridimensionamento di Pavel Nedved e Fabio Paratici, ma al momento la priorità è quella di trovare una nuova guida tecnica che, come ha detto il presidente, faccia ripartire la squadra con entusiasmo. Sì, perché stavolta davvero la Juve va ricostruita dalle macerie: a differenza degli altri anni è venuta meno perfino quella solidità mentale che era la caratteristica peculiare della Vecchia Signora. L’aspetto che si percespice chiaramente è anche che Agnelli questa volta non lascerà fare al CFO e al vicepresidente, ma si esporrà in prima persona.
Nonostante abbia un altro anno di contratto e un’opzione per una terza stagione, dunque, Maurizio Sarri riceverà il benservito. Resta da capire se rimarrà sotto contratto oppure se otterrà una importante buonuscita per rescindere. Intanto, è partito il toto-nomi e il primo tecnico ad essere stato contattato sembra sia Mauricio Pochettino, allenatore argentino che però ha uno stipendio di oltre 10 milioni di euro. L’ex Tottenham ha già fatto sapere tramite intermediari che a Torino ci verrebbe di corsa.
Uno dei pallini di Andrea Agnelli è Simone Inzaghi, che ha sempre avuto un rapporto altalenante con il patron della Lazio, Claudio Lotito. Tra le parti ci sarebbe però una trattativa in fase avanzata per rinnovare fino al 2023, ragion per cui è una pista difficilmente percorribile ad oggi. Attenzione a Paulo Sousa, ex centrocampista della Juventus che ha dimostrato in questi anni di avere idee importanti, anche se non ha ottenuto grandi risultati.
Il sogno si chiama Zinedine Zidane, ma pare che ad un primo approccio il tecnico francese abbia già detto ad Agnelli di non voler ancora lasciare il Real, a meno che “non succeda qualcosa”, ovvero una rottura con Florentino Perez che però al momento non è all’orizzonte. Difficile, allo stesso modo, convincere Roberto Mancini, che è concentrato sui prossimi Europei con la nazionale italiana. Possibile ci sia spazio per qualche outsider? Al momento non c’è sentore, anche se qualcuno è pronto a mettere la mano sul fuoco su un possibile ritorno di Massimiliano Allegri, che abita vicino ad Agnelli e con il presidente continua a vedersi spesso.