Sarri: “Col Sassuolo partita pericolosissima, ecco perché”

Maurizio Sarri fa il punto sui giocatori a disposizione alla vigilia di Juventus-Sassuolo, ma parla anche di tridente e pallone d’oro

Maurizio Sarri ha aperto la conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Sassuolo facendo il punto sugli infortunati, dai quali dipende anche la formazione che scenderà in campo domani all’ora di pranzo. “Alex Sandro dal punto di vista medico sta bene, c’è da capire se la condizione fisica gli consentirà di giocare 90 minuti, ma è disponibile. Bernardeschi è a disposizione, è un giocatore che in questo momento è molto utile alla squadra, perché ci garantisce molto lavoro difensivo, ma gli viene chiesto di crescere perché ha grandi qualità tecniche. Emre Can? Non giocando in Europa può essere una opzione e potrebbe giocare come già successo a Lecce”.

Nel novero degli infortunati rientra anche Cristiano Ronaldo, che negli ultimi tempi è sceso in campo nonostante qualche problema fisico. “Cristiano è una risorsa immensa per noi, non so dal punto di vista fisico a che punto sia in percentuale, deve crescere a livello di brillantezza, ma è abbastanza normale. L’alternanza davanti mi sembra normale – insiste Sarri – abbiamo la fortuna di avere tre giocatori di livello mondiale, hanno potenzialità enormi e stanno facendo bene. Ieri Ronaldo ha fatto un buon allenamento, ho visto i dati ieri sera, è stato notevole. Questi giocatori abituati a segnare hanno sempre ansia di gol: sono abituati a trovarli con grandissima frequenza e si meravigliano quando passano una o due giornate senza segnare. È un bene che abbia questa ossessione, perché gli dà motivazione”.

Sarri ribadisce il suo no al tridente

Immancabile la domanda sul tridente (Ronaldo-Higuain-Dybala), a cui Sarri risponde sempre allo stesso modo: “Giocare tutti insieme? Non abbiamo avuto molto tempo per tanti esperimenti, intendo allenamenti veri. Per giocare tutti e tre insieme è problematico per le caratteristiche dei giocatori, perché dovremmo giocare con un attaccante centrale e due esterni, e non è il caso nostro, o con due vicini e un trequartista e anche questo non è un caso nostro…”.

Intanto, Sarri si gode la crescita esponenziale di de Ligt, che sta giovando anche dei consigli di Andrea Barzagli. “È chiaro che Barzagli sia una risorsa perché a livello individuale può insegnare tantissimo. Se uno dei miei difensori si siede un quarto d’ora a guardare un filmato con Andrea può venire fuori qualcosa di interessante. Ma che de Ligt avesse qualità immense era evidente – insiste – e si sta abituando al nostro gioco”.

Quanto al Sassuolo, nonostante i neroverdi non sembrino la stessa squadra del passato, c’è da tenere dritte le antenne. “La partita è pericolosissima perché veniamo da una partita di campionato difficile in cui abbiamo speso a livello mentale, in Champions vale lo stesso discorso, non a caso dopo le ultime due abbiamo giocato a Lecce e in casa contro il Milan e abbiamo sofferto. Il Sassuolo è una squadra che gioca molti palloni e va al tiro con grande facilità, mi sembra 15 volte a partita in trasferta. I punti che hanno non corrispondono al loro valore. De Zerbi è giovane e forte e l’ho sempre detto anche quando ero in Inghilterra perché ha grandi idee – sottolinea – e diventerà un grande allenatore”.

La questione pallone d’oro

Infine, la risposta alla domanda sul pallone d’oro, che sembra sia stato praticamente consegnato a Lionel Messi, nonostante non sia stata una stagione esaltante per l’argentino. A Cristiano non è stato dato nemmeno la vittoria di campionato, Supercoppa e Nations League. “Non so chi lo vincerà – replica Sarri – , chiaramente io penso e spero che lo vinca Ronaldo. Se poi non sarà così mi dispiace, perché è un giocatore di livello che sarà sempre in lizza per il Pallone d’Oro. Spero che De Ligt possa giocarsela tra i giovani e che Dybala in futuro possa essere un serissimo contendente anche se a me i premi individuali, scelti dai giornalisti, interessano veramente poco”.