Maurizio Sarri non si sbilancia sulla formazione alla vigilia di Brescia-Juventus. Il tecnico bianconero ha sottolineato di voler attendere ancora prima di scegliere gli 11 del Rigamonti: “Voglio tutti i dati dai preparatori e lo staff e decidere con lucidità. Inutile andare a cercarsi infortuni adesso. È importante avere continuità ora, ma c’è bisogno di fare anche altre valutazioni. Ieri i 7-8 che non hanno giocato si sono allenati bene, quindi un minimo di valutazione va fatta oggi. Ronaldo, Bonucci e Matuidi fuori? Voglio vedere le condizioni attuali. Ronaldo ieri aveva un piccolo affaticamento all’adduttore – continua – ma è abbastanza normale dopo tre partite in sette giorni. Vedremo se è indispensabile o meno del riposo per qualcuno”.
Ovviamente, non ci sarà nulla da dare per scontato, considerato che il Brescia ha iniziato benissimo il campionato. La squadra di Corini è molto ben organizzata e ora ha anche a disposizione Mario Balotelli, che ha scontato le quattro giornate di squalifica. “È una squadra che ha tanto lavoro dietro – ammette Sarri – . È una squadra organizzata, che esprime un calcio piacevole. È una squadra pericolosa. L’esordio di Balotelli può dare un ulteriore botta di entusiasmo all’ambiente. È una partita insidiosa. A che punto siamo? L’apprendimento è reciproco. Io devo capire cosa posso dare e la squadra quello che chiedo. Stiamo lavorando, io spero di adattarmi il prima possibile, ma come ho sempre detto l’adattamento di una squadra ai principi dell’allenatore è sempre molto soggettivo. Il mondo Juve non ha niente di differente da altri tipi di realtà. Questi mondi sono fatti di persone e io con queste persone mi trovo benissimo. La necessità di fare risultati c’è anche in altri ambienti come al Chelsea. Qui c’è un alto livello di organizzazione, ci sono persone con cui mi trovo meglio quindi l’ingresso nel mondo Juve è andato bene. Poi c’è l’aspetto tecnico, capire le caratteristiche di tutti i giocatori. Tutti hanno caratteristiche palesi, altri caratteristiche che riconosci lavorandoci giorno dopo giorno, non vedendo qualche partita. Quello è l’adattamento: permettere ai giocatori di esprimersi al meglio mantenendo l’equilibrio di squadra. Questi sono i tentativi su cui bisogna innescare un modo di giocare e pensare. Poi ci vuole tempo, non è un videogioco. Così sarebbe fantasia popolare. Un modo di giocare è un modo di pensare – prosegue Sarri – , quindi per innescare un modo di pensare ci vuole tempo”.
In merito ai giocatori in infermeria, Sarri non sembra essere preoccupato in base a quanto gli riferisce lo staff medico. “Higuain? Per fortuna non ha fratture al setto nasale e dovrebbe essere a disposizione. La grande difficoltà riguardava la respirazione durante la gara. Nella fase di costruzione è diventato importantissimo Matuidi per motivi tattici. L’altro giocatore importante stava diventando Douglas Costa ma purtroppo si è infortunato. Mentalmente ci sta mancando Giorgio. Ma durante la stagione – precisa il tecnico della Juventus – il giocatore indispensabile può diventare qualcun altro”.
Infine, alcune considerazioni sulla lotta scudetto: considerazioni relative perché Sarri non ha guardato molte partite in TV. “Non ho visto praticamente niente – ammette – , ho visto solo le squadre contro cui abbiamo giocato. Non mi sono messo a vedere partite che non siano direttamente collegate a noi. Non ho un quadro della situazione generale. Penso che sarà un campionato più difficile rispetto agli altri anni”, conclude.