Maurizio Sarri è in difficoltà e lo si intuisce chiaramente al termine di Lione-Juventus nell’intervista rilasciata a Sky Sport. Il tecnico bianconero continua a vedere ottimi allenamenti che però non si traducono in ottime prestazioni durante le partite. La cosa più preoccupante è che dopo tanti mesi, il possesso palla della Juve sia sterile come in estate, non si intravedono miglioramenti. “Ogni tanto lo facciamo, non so il perché. Nel primo tempo la circolazione era blanda, quando succede vieni aggredito e subisci anche. In fase offensiva – aggiunge – ci è mancata la cattiveria e la lucidità di far girare la palla e per un quarto d’ora ci è successo anche in difesa. Io faccio molta difficoltà a far capire il concetto di palla mossa a questa squadra, la palla ci muore troppo tra i piedi. Dobbiamo lavorare su questo, è un concetto che prima o poi dovrà riuscire nella maniera giusta”.
Alla domanda sulla discussione tra Bonucci e Matuidi, Sarri cade dalle nuvole poiché era ancora dentro lo spogliatoio: “Io non ero fuori, ma lo staff ha detto che tutto era regolare. Ieri hanno fatto un allenamento dove la palla girava il doppio di oggi, ma dovrebbe essere il contrario, in partita si fa correre. Così – prosegue – è facile perdere palla e posizioni, subisci l’aggressività degli avversari”. Eppure, l’inizio del Lione non era stato arrembante e sembrava che i campioni d’Italia potessero fare propria la partita alla lunga. Invece, dopo pochi minuti, come spesso accade, la Juve è sparita per poi ritrovarsi verso il termine della gara.
“Non mi sembra che loro ci abbiano messo una pressione forsennata – ammette Sarri – eravamo proprio noi a cominciare l’azione a basso ritmo da dietro e senza variazioni salivamo. Così è difficile giocare a calcio. Nel secondo tempo ci sono stati più movimenti senza palla e più riconquiste nella loro metà campo, questo ci ha aiutato a schiacciarli nella loro area. Il lancio lungo al calcio d’inizio? Una palla sbagliata che doveva andare esterna, non centrale. Un errore materiale che può succedere, sono altre le cose dove abbiamo sbagliato. Bisogna portare la palla a trenta metri dalla porta e poi attaccare la profondità – conclude – non con palle da cinquanta metri”.
In conferenza stampa, poi, Sarri ha parlato anche dei due rigori reclamati da Ronaldo e Dybala: “In Italia ci sarebbero stati due rigori per noi, su Ronaldo e su Dybala. In Europa c’è un metro diverso e dobbiamo adeguarci”.