Nicola Rizzoli, designatore degli arbitri di Serie A, ha parlato oggi anche del fallo di mano di Medhi Benatia durante l’ultimo Milan-Juventus. Nell’occasione, il direttore di gara, Mazzoleni, ha concesso il calcio di rigore ai rossoneri, senza però tirare fuori il secondo cartellino giallo nei confronti del centrale marocchino, scatenando un putiferio di polemiche. A margine del confronto tra allenatori ed arbitri tenutosi a Milano oggi, l’ex arbitro e ora designatore si è così espresso sull’episodio specifico: “Si tratta di una situazione soggettiva per l’arbitro. Poteva portare al rosso – sottolinea – se l’arbitro avesse la certezza che quello di Higuain era un controllo di palla. Se invece viene considerata come anticipo dell’avversario, anziché controllo di palla, può essere punita solo con il rigore, com’è stato”.
Insomma, Rizzoli conferma che l’episodio non è stato nemmeno classificato come errore: durante la riunione sono stati “ammessi” 7 errori arbitrali, ma tra questi non rientrava il rigore causato da Benatia. A conferma della versione di Rizzoli, c’è un episodio analogo verificatosi in questi giorni durante Croazia-Spagna: l’interista Vrsaljko ha causato un calcio di rigore con un doppio fallo di mano, ma l’arbitro ha concesso il penalty senza ammonire il terzino croato. E i giocatori della Spagna nono sono stati colti da isterismi alla ricerca del giallo. Nessuna protesta, nessuna polemica, caratteristica tipica dei sospettosi tifosi e ahinoi addetti ai lavori del calcio italico.