Paulo Dybala mette la Juventus con le spalle al muro per il rinnovo: “Dipende da loro”, ha dichiarato il numero 10 bianconero nell’intervista rilasciata alla CNN. Qualche tempo fa, Fabio Paratici ha ammesso che durante la pandemia i contatti con l’agente de la Joya si siano interrotti, ma presto riprenderanno perché la volontà è quella di proseguire assieme, ma devono esserci le condizioni. Andrea Agnelli, infatti, ha stabilito un salary cap, un tetto ingaggi massimo, per i nuovi contratti: non si può andare oltre i 9 milioni lordi, ovvero 6 netti con la tassazione agevolata.
Secondo quanto riferisce la Gazzetta dello Sport di oggi, basandosi sugli ultimi contratti fatti dalla Juventus, tramite il suo agente Jorge Antun, Dybala avrebbe chiesto un aumento dagli attuali 7 a 15 milioni di euro, per essere dopo Cristiano Ronaldo il 2° ingaggio della rosa superando così Gonzalo Higuain (7,5) e de Ligt (8). Ora la patata bollente passa nelle mani di Fabio Paratici, Pavel Nedved e Andrea Agnelli, la cui intenzione è di base quella di prolungare il contratto dell’argentino, in scadenza nel 2022, fino al 2024-2025.
Per la questione ingaggio, però non ci sono alternative, bisognerà fare un’eccezione al nuovo tetto stipendi (con tutti i rischi che comporta in termini di equilibri dello spogliatoio). Di sicuro, la Juventus non arriverà a 15 milioni, ma potrà fare un’eccezione per Dybala solo fino ad un massimo di 11-12 milioni di euro. L’alternativa è che si arrivi ad un divorzio che al momento non vuole nessuno, anche se è stato seriamente sfiorato, come confermato ieri anche da Beppe Marotta parlando di una seria possibilità per l’Inter, l’estate scorsa. A differenza di 12 mesi fa, quando Paratici fece di tutto per venderlo, il coltello dalla parte del manico stavolta sembra ce l’abbia il giocatore.