La Juve ha deciso di presentare ricorso per la chiusura della Curva Sud. Come aveva annunciato il CFO Calvo, la società non è d’accordo con la decisione del Giudice Sportivo a seguito dei cori razzisti all’indirizzo di Lukaku.
Domani sera la Juve si gioca un pezzo di semifinale di Europa League contro lo Sporting. Ma la testa della dirigenza va anche a ciò che accade fuori, con diverse situazioni da gestire. Tra il caso plusvalenze e la manovra stipendi, c’è anche la questione relativa alla chiusura della Curva Sud dopo la turbolenta serata di Coppa Italia con l’Inter.
Lo aveva annunciato Francesco Calvo prima del match contro la Lazio, ora è anche ufficiale. La Juve ha presentato ricorso per la chiusura della Curva Sud. Il Giudice Sportivo ha deciso per un turno di squalifica per il settore dal quale si sono alzati cori di stampo razzista nei confronti di Romelu Lukaku. La società bianconera però non ci sta, perché non è stata concessa l’attenuante di aver collaborato fin da subito al riconoscimento dei responsabili. Come avvenuto in casi analoghi, perché alla Curva Nord della Lazio, punita per i cori antisemiti nel derby, è stata applicata la sospensione della pena proprio perché il club ha individuato i colpevoli.
Il giornalista Giovanni Capuano specifica proprio questo aspetta, che evidenzia una incredibile disparità di giudizio: “Il ricorso della #Juventus contro la chiusura della curva per i fatti di #JuventusInter ha un fondamento: non è possibile che non sia nemmeno stata citata, come per gli altri, la collaborazione nell’identificazione dei responsabili” sottolinea su Twitter. E aggiunge: “Accettarlo passivamente avrebbe significato accettare l’etichetta di complici dei razzisti. Ora tocca ai giudici decidere cosa fare. Ma nessun club avrebbe accolto quelle motivazioni senza muoversi”.