Aaron Ramsey è senza dubbio una delle delusioni di questo biennio della Juventus. Il 30enne centrocampista gallese, arrivato dall’Arsenal a parametro zero, avrebbe dovuto garantire inserimenti e gol ai bianconeri, ma lo ha fatto molto poco. Il perché lo spiega il diretto interessato in un’intervista rilasciata a FourFourTwo: “Sono stati un paio d’anni piuttosto frustranti per me – ammette – mi sono procurato piccoli infortuni e non sono riuscito a tornare in piena forma. È stato un periodo strano in generale: arrivare alla Juventus con un infortunio, cercando di riprendere la forma, poi sei colpito da una pandemia e dovevamo ricominciare. È stato difficile raggiungere una certa costanza, e questo ha avuto un effetto su di me nel giocare per il Galles”.
Sarri prima e Pirlo dopo hanno sempre ammesso che Ramsey avesse delle indubbie doti tecniche e un’intelligenza tattica fuori dal comune. Peccato, però, che la sua fragilità atletica gli abbia impedito di giocare con continuità e raggiungere i livelli che aveva in Premier League con l’Arsenal. Convivere con continui problemi muscolari gli impedisce di allenarsi costantemente in gruppo e questo poi si ripercuote sulla disponibilità nelle gare.
Un problema non di poco conto per la Juve, che ora deve cercare di piazzare un calciatore che ha sì tesserato da svincolato, ma che percepisce 8 milioni netti l’anno e che con una cronaca infortuni che non attira di certo acquirenti. Emissari bianconeri sono al lavoro per cercare di piazzarlo proprio in Inghilterra, ma al momento la strada sembra essere in salita. Se Ramsey rinuncerà ad una fetta dello stipendio le cose potrebbero essere più semplice, ma secondo quanto riferiscono alcuni giornalisti sportivi, pare ci sia anche una clausola relativa al suo procuratore, che per ogni anno di permanenza alla Juventus, otterrebbe 3 milioni. Perché dovrebbe premere per fargli cambiare club?