Editoriali

Il prof Khedira ancora in cattedra, Sarri non può farne a meno

Con il cambio di panchina sembrava destinato alla cessione o all’oblio invece Khedira è ancora protagonista

Sami Khedira è stato indiscutibilmente uno dei migliori in campo ieri sera durante Juventus-Napoli. Una prestazione sottolineata da un lungo applauso da parte di tutto l’Allianz Stadium alla sostituzione in favore del connazionale Emre Can. Il “professore”, come lo ha definito Massimiliano Allegri, sembrava destinato alla cessione o all’oblio con il cambio di panchina, invece… Qualche leone da tastiera bianconero continua ad insultarlo, ad augurargli un grave infortunio in modo che Maurizio Sarri faccia giocare qualcun altro. Sì, perché il tecnico della Juve è un autolesionista e fa giocare Khedira perché vuole farsi del male e possibilmente perdere le partite.

Se il numero 6 tedesco (così come Blaise Matuidi) è stato sin da subito incedibile ed è attualmente uno dei titolari indiscussi della nuova Juventus non è un caso. Sarri se n’è innamorato sin dal primo allenamento, lo ha sempre schierato nelle amichevoli e ci sta puntando molto anche in questo inizio di stagione. E il diretto interessato sta ripagando la fiducia con prestazioni che sono vere e proprie lezioni universitarie. Di posizione, inserimenti, intelligenza tattica. Khedira è nel suo ruolo uno dei migliori al mondo, altrimenti non giocherebbe nella Juve. E Sarri, Allegri, Mourinho, Ancelotti, Loew e tutti gli altri allenatori che lo hanno fatto sempre giocare non possono essere tutti delle “capre incompetenti”.

Il prof Khedira in cattedra contro il Napoli

Contro il Napoli ha sfiorato pure due gol: in un’occasione forse è stato poco preciso (magari avrebbe potuto tentare uno scavetto su Meret), nell’altra molto sfortunato colpendo un clamoroso incrocio dei pali al termine di una pregevole azione personal al limite dell’area. Piaccia o non piaccia, il prof Khedira è già uno dei punti fermi della Juventus di Sarri. Se qualcuno pensava che il tedesco così come gli altri “fedelissimi” di Allegri sarebbero stati cancellati con un colpo di spugna dal nuovo allenatore, non hanno capito nulla. Coloro i quali si chiedevano come mai fosse stato rinnovato il contratto a Khedira fino al 2021 stanno ottenendo le risposte dal campo.

L’ex Real Madrid è stato uno dei protagonisti di quattro anni strepitosi conditi da 10 trofei sotto la precedente guida tecnica, ma non ha alcuna intenzione di abdicare. Al netto degli infortuni che indubbiamente lo hanno frenato, le statistiche di Sami sono da centrocampista top ed è assai difficile che anche quest’anno qualcuno gli soffi il posto.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni