Processo Juve, conferma Chiné ma nuovi giudici: cosa cambia

La Juve riacquisisce i 15 punti, ma resta in attesa di un nuovo processo. La sentenza del Collegio di Garanzia del CONI va in questa direzione e dunque il club si prepara ad un nuovo procedimento. Che avrà protagonisti diversi. Quasi tutti.

Il Collegio di Garanzia dello Sport ha riassegnato i 15 punti di penalità alla Juve. Almeno per il momento. La sentenza infatti ha rimandato alla Corte d’Appello Federale il verdetto emesso lo scorso gennaio, con il compito di rimodularlo. Difficile fare un pronostico su ciò che accadrà perché mancano ancora le motivazioni del Collegio – verranno pubblicate entro 30 giorni. Ma intanto si può già sapere come verrà composta la nuova giuria. Con qualche conferma.

Nuovo processo Juve, come cambia la Corte Federale: nuovi giudici e un nuovo presidente, ma c’è sempre Chiné

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(Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Sulla Gazzetta dello Sport vengono indicati i prossimi passi del processo alla Juve. Come detto, si attende la pubblicazione delle motivazioni del Collegio in modo da capire soprattutto se verrà ammessa la contestazione dell’articolo 4, su cui si basa tutto il procedimento. Al di là di ciò comunque, la Corte d’Appello Federale sarà chiamata comunque a emettere una nuova sentenza.

Si riparte da un punto fermo, cioè la presenza di Giuseppe Chiné. Sarà sempre lui a rappresentare l’accusa nel ruolo di procuratore federale. Cambierà invece in toto la composizione della Corte, visto che dovranno giudicare lo stesso caso dello scorso gennaio. A partire dal presidente Mario Luigi Torsello, che ha aggiunto 6 punti al -9 chiesto da Chiné in origine. Nella I Sezione giudicante, ossia quella che si occupa di Serie A e di Serie B, non c’è alcun vice presidente e dunque per sostituire Torsello verrà nominato un presidente esterno, come sottolinea la Gazzetta. Incompatibili anche i 4 giudici e i 2 relatori presenti nell’udienza di gennaio, mentre potranno essere nominati i componenti della giuria del processo del maggio 2022, che si è concluso con l’assoluzione di tutti gli imputati, perché sono sopraggiunti nuovi elementi.