Domani, giovedì 13 aprile, la Juventus sarà ascoltata dalla Procura Federale nell’ambito del caso plusvalenze. All’audizione parteciperanno gli avvocati del club bianconero, ma non si esclude la presenza in videoconferenza di qualche dirigente tra quelli coinvolti e per i quali sono state chieste squalifiche lunghe. Il processo sportivo, però, rischia di essere annullato, e non per il calcolo dei valori dei giocatori fatti dalla Procura della Federcalcio affidandosi anche al sito Transfermakt.
Secondo quanto spiega oggi il quotidiano La Repubblica, la Procura potrebbe aver commesso un vizio di forma in grado di cancellare l’intero procedimento. L’errore è stato contestato praticamente da tute le difese. Il primo atto, infatti, è una lettera tramite la quale la Covisoc invia notizia di reato alla Procura, ma la stesa Covisoc, prima di quella lettera, avrebbe avuto interazioni con i magistrati sportivi sei mesi prima, ricevendo dagli stessi “indicazioni interpretative” per rintracciare possibili plusvalenze gonfiate. Insomma, qualcuno avrebbe imboccato la Covisoc dalla Procura Federale?
Le difese hanno chiesto l’accesso alla nota, ma è stato loro negato. La Procura, dunque, avrebbe avuto notizia di irregolarità e se così fosse vorrebbe dire che il Procuratore Federale non avrebbe rispettato il termine di 30 giorni per aprire un’indagine. In questo caso, tutto il procedimento potrebbe essere nullo.