Marko Pjaca sarà a Vinovo lunedì per iniziare la preparazione con la Juventus. Inizialmente atteso a Torino il 28 luglio, il fantasista croato ha ottenuto qualche giorno in più di ferie. Dopo Gli Europei, infatti, si era messo subito a disposizione della Dinamo Zagabria per via dei preliminari di Champions League, senza avere giorni di vacanza. In attesa della ripresa di martedì con Allegri e i reduci dalla tournée in Australia e Hong Kong, Pjaca si allenerà lunedì assieme a Mandzukic, Higuain, Lichtsteiner e Dani Alves.\r\n\r\nIntanto, oggi il suo agente Marko Naletilic ha rilasciato un’intervista a ‘Tuttosport’, nel corso della quale ha spiegato quali siano le qualità migliori del suo assistito.\r\n\r\n“Vedrete, in poco tempo stupirà tutti – dice Naletilic di Pjaca – Può fare l’attaccante esterno, la seconda punta e anche il trequartista, alla Kakà. Pjaca non è un rifinitore alla Pjanic, i paragoni sono sempre difficili, ma io Marko lo vedo come un mix di Kakà e Cristiano Ronaldo. Cristiano è un fenomeno assoluto, assieme a Messi è uno dei migliori di tutti i tempi. Però se parliamo di tecnica pura fidatevi di quello che vi dico. Pjaca è meno veloce di Cristiano Ronaldo, però è più imprevedibile. Marko è un artista e in certe movenze ricorda anche la genialità di Savicevic. Lo dico perché è la verità: l’ultimo dei miei interessi sarebbe quello di caricare il ragazzo di aspettative superiori alle sue qualità”.\r\n\r\nLe qualità di Pjaca sono riconosciute da tanti (leggi la scheda tecnica), ma essendo ancora molto giovane ha ampi margini di miglioramento. Ad Allegri il compito di impiegarlo per farlo rendere al meglio e crescere senza assilli.\r\n\r\n“Marko è uno che in campo aperto ti devasta in contropiede – continua il suo agente – , ma se trova difese chiuse si mette a giocare a calcetto, sfruttando l’eccellente tecnica di base. Sia chiaro, parliamo di un 21enne che deve crescere ancora tanto e superare certi difetti. Deve migliorare nel gioco aereo e nelle conclusioni, deve diventare più freddo. Panchina? L’ha messa in conto. Se la sua priorità fosse stata giocare titolare, avrebbe scelto altre squadre. C’era l’imbarazzo della scelta: Milan, Liverpool, Borussia Dortmund, Schalke, Wolfsburg, Fiorentina… Marko invece ha voluto a tutti i costi la Juventus. All’inizio magari giocherà poco, però sono sicuro che con il tempo diventerà inamovibile per Allegri: può diventare un simbolo della Juventus”.\r\n\r\n\r\n
\r\nIl fantasista croato, dunque, ha preferito anche guadagnare meno pur di giocare nella Juve. Nessuno gli ha mai garantito il posto, anzi, per conquistarselo dovrà scalare una montagna sulla quale ci sono Higuain, Mandzukic e Dybala. Non di certo i primi arrivati, eppure la concorrenza non lo spaventa affatto. Altrimenti sarebbe andato altrove…\r\n\r\n“Marko ha capito la forza e l’ambizione del progetto bianconero – spiega ancora il suo procuratore – . Lui voleva una squadra per vincere in campionato e Champions. Non è uno che valuta la concorrenza in mala fede, anzi… Per lui più campioni ci sono e più diventa tutto intrigante. Raramente ho visto un ragazzo voglioso di buttarsi così, senza paura, in mezzo ai più forti. Quando ha saputo di Higuain era contentissimo. E lo affascina molto avere Pjanic come compagno. Milan? Galliani è stato straordinario, ma il ragazzo aveva in testa soltanto la Juventus, voleva la Champions. Nel Milan e in altri club avrebbe potuto guadagnare quasi il doppio. Marotta e Paratici lo seguono da tre anni. Quando ancora Marko giocava nella Lokomotiv Zagabria, la Juventus offrì 3 milioni per quello che allora era un ragazzino di 18 anni. E Pantaleo Corvino l’anno scorso mise sul piatto 8 milioni per portarlo nel Bologna. L’Europeo ha aumentato il numero delle pretendenti e alzato il prezzo”, conclude.