Marko Pjaca: la scheda

Marko Pjaca: chi è e come gioca il fantasista croato classe 1995 che la Juventus ha acquistato dalla Dinamo Zagabria per 22,5 milioni di euro

Marko Pjaca è un calciatore della Juventus: i campioni d’Italia lo hanno acquistato dalla Dinamo Zagabria per 22,5 milioni di euro. Il fantasista croato ha firmato oggi un contratto che lo legherà alla Juve per i prossimi cinque anni.

MARKO PJACA: BIOGRAFIA

Pjaca nasce a Zagabria il 6 maggio del 1995. Inizia a muovere i primi passi nel calcio nel 2004, a 9 anni, nella Dinamo Zagabria, tra le cui fila giocherà fino al 2009. Dopo una parentesi con l’NK Zet, si trasferirà alla Lokomotiv Zagabria nel 2010. L’esordio in massima serie avviene proprio con questo club, durante la stagione 2011-2012: una sola presenza e zero gol. L’anno successivo gioca invece 17 partite portando a casa la prima marcatura nel massimo campionato croato. Nel 2013-2014 arriva anche l’esordio in Europa League, ma la Dinamo Minsk elimina la Lokomotiv nel doppio preliminare.

Nell’estate del 2014 torna alla Dinamo Zagabria per 1 milioni di euro: arriva l’esordio in Champions League tramite i preliminari, ma in 4 partite non riesce a mettere a segno nemmeno una rete. Con la Dinamo retrocessa in Europa League, Pjaca collezionerà quattro presenze e 3 reti nella competizione continentale. Prima di firmare con la Juventus, lascia la Dinamo Zagabria con due reti nel ritorno dei preliminari di Champions.

Dopo aver fatto tutta la trafila con le nazionali giovanili croate, nel 2013 prende parte ai Mondiali Under 20. Il 4 settembre 2014, a soli 19 anni, arriva il debutto nella nazionale maggiore. Il 4 giugno 2016 arriva la prima rete durante Croazia-San Marino 10-0. Agli Europei di Francia 2016 si conferma uno dei talenti migliori della rassegna, con un’ottima prestazione soprattutto contro la Spagna.

CARATTERISTICHE E PROSPETTIVE

Marko Pjaca è un’ala dalle spiccate doti tecniche. In grado di agire su entrambi i versanti, preferisce indubbiamente quello sinistro, poiché gli consente di rientrare e calciare a rete con il piede preferito, il destro. Non disdegna nemmeno il ruolo di trequartista dietro le punte o anche quello di seconda punta. Veloce e dal dribbling ubriacante, sa offrire anche pregevoli assist ai compagni offensivi. Deve indubbiamente migliorare dal punto di vista delle conclusioni e dei movimenti tattici, ma stiamo parlando di un talento che amplissimi margini di miglioramento. La sua duttilità hanno convinto la Juve ad effettuare un importante investimento per il presente e il futuro.