Tira un sospiro di sollievo Andrea Pirlo al termine di Sassuolo-Juventus. Il tecnico bianconero sorride ai microfoni di DAZN: “Adesso per mezz’oretta respiriamo – esordisce – poi ci ributtiamo ancora a capofitto per le prossime due partite. Non era facile riprendersi dopo la sconfitta dell’altra sera, siamo stati bravi a fare questo tipo di partita perché non è mai facile giocare contro il Sassuolo. Abbiamo preparato una partita d’attesa, con delle linee molto strette perché loro portavano tanti giocatori tra le linee. Dovevamo essere bravi nel recupero palla, ripartire velocemente, perché loro portavano tanti giocatori oltre la linea della palla, quindi lasciavano spazi per poter ripartire. Infatti, avevamo messo due giocatori sugli esterni pronti ad attaccare la profondità e l’abbiamo fatto bene”.
La differenza l’hanno fatta Ronaldo con le sue giocate sin dai primi minuti e Buffon che oltre al rigore ha fermato un paio di conclusioni molto pericolose. “I campioni nel calcio sono sempre quelli che fanno la differenza – ammette Pirlo – noi ne abbiamo tanti, quindi stasera hanno dato un’impronta ben precisa alla gara. Ma c’è da fare i complimenti anche a tutti gli altri, perché hanno fatto una partita di sacrificio. Non era facile rialzare la testa dopo una brutta sconfitta, invece siamo ancora qui, siamo vivi, sapendo che ci mancano ancora due partite, ma che lotteremo fino alla fine”.
Per la Champions, purtroppo, servirà un miracolo, perché Atalanta, Milan e Napoli hanno un calendario più agevole, possono permettersi anche un mezzo inciampo e hanno una posizione di vantaggio nella classifica avulsa in caso di parità di punti. Stasera, intanto, è stata una delle poche volte in cui gli esterni non hanno giocato a piede invertito. “Bisognava fare una partita di ripartenza, quindi non mi serviva il piede invertito per venire dentro il campo, ma bisognava andare dritto per dritto sul loro piede, sia a destra con Federico sia a sinistra con Kulusevski. Quindi – argomenta Pirlo – abbiamo preferito optare per questa soluzione. Una volta che rubavamo palla, dovevamo essere veloci a scaricare, ad andare in profondità. Non dovevamo guardare niente, ma dovevamo attaccare, perché loro portavano tanti giocatori oltre la linea della palla, quindi facevano fatica a fare anche le preventive. Avendo sempre due esterni sempre pronti a ripartire li abbiamo messi in difficoltà”.
Anche oggi, soprattutto nel primo tempo, ci sono stati tantissimi palloni persi banalmente dalla Juventus. “Guardando le ultime partite – insiste il ‘Maestro’ – non solo quella col Milan, ma anche alcune prima, ci siamo messi in difficoltà tante volte da soli perché gli errori e i gol presi sono sempre stati da disattenzioni singole, mai di reparto, e questa è la cosa che mi fa più innervosire e mi fa più stare male, perché giocando in una squadra come la Juventus hai l’obbligo di stare concentrato cento minuti, non puoi permetterti mai di sbagliare una giocata, non puoi permetterti di essere deconcentrato perché ogni passaggio diventa importante. Il peso della palla nella Juventus ha un’importanza diversa rispetto alle altre squadre, quindi devi avere la massima concentrazione in ogni minuto che giochi, in ogni secondo che puoi sfruttare e tante volte purtroppo non l’abbiamo avuto. Adesso sto rivedendo il rigore, abbiamo perso una palla sanguinosa davanti alla difesa, non è la prima volta, quindi quando sbagli così è giusto che paghi”.
Finalmente si è rivisto anche Dybala su buoni livelli ed ha messo a segno anche un gol importantissimo. “È mancato tanto perché l’abbiamo avuto a disposizione a singhiozzo, un po’ all’inizio, poi si è rifermato, poi è rientrato. Non è facile dopo tre mesi e trovare subito la condizione, quindi ha bisogno di giocare, di giocare libero di testa che è la cosa più importante. Poi quando fa gol così – conclude Pirlo – siamo tutti più contenti”.