Interviste

Pirlo: “Per reagire dobbiamo prendere lo schiaffo, primo tempo attendista”

Andrea Pirlo ha parlato a Sky Sport al termine di Juventus-Verona 1-1

Andrea Pirlo ovviamente non può essere felicissimo al termine di Juventus-Verona, ma difende i suoi davanti alle telecamere di Sky. “Non dovrebbe essere così, un primo tempo troppo attendista. Le occasioni migliori sono state le nostre, dopo il gol c’è stata una buona reazione ma non dobbiamo prendere lo schiaffo per reagire. Kulusevski in panchina? Veniva da sei partite consecutive, era l’unico cambio importante, è entrato benissimo. Dybala non ci aspettavamo stesse in campo novanta minuti, per Bonucci e Chiellini, vediamo, con calma”.

Come ci si aspettava alla vigilia, le gare contro le squadre di Juric sono sempre molto complicate. È un po’ come giocare contro l’Atalanta: “Una partita difficile – continua Pirlo – ti vengono a prendere a tutto campo, non siamo riusciti a saltare la loro pressione, abbiamo sbagliato l’ultimo passaggio, potevamo fare meglio, i centrocampisti hanno fatto una buona partita. Arthur è stato bravo, ma dobbiamo migliorare. Lo sapevamo che sarebbe stato più difficile che a Kiev per l’intensità, abbiamo lavorato sull’uomo contro uomo, non dobbiamo prendere lo schiaffo per svegliarci, dobbiamo partire dall’inizio”.

Pirlo: “Bonucci aveva già un risentimento a Kiev”

La nota molto negativa è il ko di Bonucci, che restringe ancora di più le scelte in difesa in vista del Barcellona. “Bonucci aveva sentito qualcosa a Kiev, oggi ha stretti i denti. Vedremo se lo avremo”, replica. In Champions la Juve spera di avere anche Ronaldo, che però sarebbe da far coesistere con gli altri attaccanti: “Abbiamo in mente di farli giocare insieme in base alle caratteristiche di ognuno, nella sua posizione classica, oggi ci mancava l’ampiezza con Chiesa e con Bernardeschi abbiamo provato. Le posizioni possono variare nella partita, se entra uno o l’altro non cambia nulla, le posizioni possono interscambiarsi e gli uomini possono cambiare”, conclude.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni