Andrea Pirlo vuole giocarsi il suo primo derby d’Italia da allenatore con la mente libera e senza fare tanti calcoli. “Mi aspetto un’Inter aggressiva, che vorrà dare ritmo a questa gara. Noi ci siamo preparati a questo, non dobbiamo avere paura di fare la partita a San Siro. Siamo la Juventus. È una partita che è la storia del calcio, va al di là dei tre punti. Abbiamo la possibilità di confrontarci contro una grande squadra e grandi campioni, che si sono rinforzati durante l’estate. Loro hanno preso giocatori per il presente, noi abbiamo improntato un discorso per il futuro”, ha esordito alla vigilia di Inter-Juventus. Sicuramente non saranno della partita Dybala e de Ligt, mentre Alex Sandro e Cuadrado potrebbero partire con la squadra in caso di tampone negativo. “I tamponi li stiamo aspettando come tutti i giorni. Gli infortunati si sono aggregati alla squadra – ha proseguito – valuteremo domani chi sarà al top per scendere in campo dall’inizio”.
La novità di formazione sarà Giorgio Chiellini, che dopo il rodaggio in Coppa Italia è pronto per giocare dal 1’ anche in campionato. “Chiellini sta bene, fortunatamente dopo la partita non ha avuto nessun problema, è pronto e carico per l’Inter. Siamo contenti di avere Giorgio a pieno servizio, è un valore aggiunto per la squadra. Come affronteremo Hakimi? Siamo studiando delle alternative tattiche, abbiamo Ramsey, McKennie e altre soluzioni. Abbiamo studiato nei minimi particolari, domani decideremo quale attuare durante la partita. Weston? Oggi si è allenato con noi per la rifinitura, ha recuperato ma non è al cento per cento. È un fastidio che può tornare, averlo a disposizione è una bella cosa per noi. Domani vediamo come starà, se partirà dall’inizio oppure metterlo a partita in corso. Ramsey? Aaron sta bene, ha recuperato questa settimana, ha lavorato tutta la settimana con la squadra e non ha nessun problema per scendere in campo. De Ligt è importante, ma ricordiamo che abbiamo altri campioni come Bonucci, Chiellini, Demiral e Danilo. Alle assenze mettiamo in campo giocatori di spessore. Avremmo fatto a meno dell’assenza di De Ligt, ma ci sentiamo più forti con i rientri di Giorgio e Leo. Morata? Sta bene, avremmo fatto a meno di fargli fare 120 minuti, adesso ha recuperato bene in questi giorni, ed è disponibile per domani”, le parole del mister della Juventus in conferenza stampa.
Qualcuno sostiene che alla Juve andrebbe bene anche un pari a San Siro, ma Pirlo non vuole sentirne parlare. “Pareggio? Non si parte mai per giocare per un pari, andremo a San Siro per vincere la partita, che sarà importante ma non fondamentale per il campionato. Sappiamo della forza dell’Inter – ammette – è una grande squadra e l’ha dimostrato con l’arrivo di Conte, ma non avremo paura di vincere”.
A proposito di Conte, non è un mistero che sia stato il tecnico che ha maggiormente ispirato Pirlo e che lo ha convinto con il suo lavoro ad intraprendere la carriera di allenatore. “Ho preso tanto da lui – conferma il Maestro – è il primo che mi ha fatto pensare di studiare da allenatore. Da giocatore è nato il pensiero di fare l’allenatore. Adesso siamo su due panchine diverse, lui ha fatto e sta facendo una carriera di grandissimo livello, ha grande spessore umano. Ho grande rispetto per lui ma domani saremo su due panchine diverse. Abbiamo due caratteri diversi, andiamo d’accordo anche per quello forse. Ci siamo sentiti all’inizio del campionato dopo la mia prima partita, poi abbiamo intrapreso due percorsi diversi. Non abbiamo avuto il tempo né di vederci né di sentirci, rimane grande affetto e stima. Da allenatore – ribadisce – mi ha dato tanto e ha fatto la storia della Juve. Pressione? A lui piace questo, lo conosco, cerca di togliere la pressione ai suoi per metterla a noi, ma non abbiamo problemi, siamo la Juve. Loro non sono da meno, sono stati costruiti per vincere lo scudetto”.