Andrea Pirlo ha aperto la conferenza stampa alla vigilia di Torino-Juventus confermando le indiscrezioni delle scorse ore su Dybala, Arthur e McKennie. “I tre giocatori coinvolti nell’episodio di qualche giorno fa non sono convocati per la partita di domani. Vedremo poi quando riprenderanno a lavorare con noi. Detto questo parliamo del derby”, ha esordito il tecnico bianconero. “La decisione di non convocarli l’ho presa io – ha poi aggiunto – la società ha fatto il resto. In tantissime annate episodi del genere sono accaduti, questo di sicuro non era il momento giusto per fare una cena fino a tardi, sia perché era a due giorni da una partita e sia per rispetto di chi rispetta le regole. Certo, quest’anno non ci siamo fatti mancar niente, ma non è quello il motivo di alzare la voce fuori dal campo, dove i giocatori sono liberi di fare ciò che vogliono nei limiti delle regole. La voce si alza in campo per far capire loro certe cose ma fuori sono adulti e vaccinati. Sempre stato così, fin da quando giocavo io”.
Il derby mette in palio tre punti fondamentali per la qualificazione alla prossima Champions League e visto com’è andata col Benevento, guai a sottovalutare l’impegno: “Da Marco Giampaolo a Davide Nicola la squadra è cambiata – evidenzia Pirlo – vedono il calcio in maniera totalmente diversa. Ora il Toro ha un altro atteggiamento, segue l’impronta ben precisa di Nicola, un allenatore che ha fatto molto bene negli anni scorsi nelle squadre che ha allenato. Sappiamo cosa andremo a trovare domani in campo”
Insomma, ci vorrà una grande prestazione, una squadra unita e soprattutto agguerrita: “Dovremo affrontare la partita con grande rabbia, perché dopo la sconfitta col Benevento abbiamo voglia di rivalsa. E poi è un derby, che va sempre affrontato con aggressività e voglia di vincere. Cosa ci siamo detti? Non c’è stato un particolare confronto, anche perché i giocatori sono arrivati solo ieri dalle Nazionali, e non tutti utilizzabili a causa del Covid. A parte i discorsi affrontati per i noti fatti successi, non ci sono stati altri particolari argomenti. Conosciamo l’importanza della gara e sappiamo cosa è successo nelle settimane precedenti, quindi avremo modo di parlarne da qui a prima della partita col Torino”.
Nonostante lo scudetto sia ormai una chimera, Pirlo vuole comunque scendere in campo per provare a vincerle tutte da qui alla fine: “L’obiettivo – ribadisce – è sempre quello di vincere tutte le partite e poi vedere cosa succede sia davanti che dietro. Il nostro obiettivo è vincere ogni partita e pensare subito a quella successiva! Quando si perde bisogna voltare pagina e andare avanti, cercando di migliorare il più possibile. Dopo ogni caduta c’è una grande salita e siamo pronti per prenderla. La Juve è composta da campioni che hanno già affrontato momenti come questo, che non amano perdere questo tipo di partite e quindi non staranno a guardare. Vogliono dimostrare di essere un gruppo fantastico, con gran voglia di rivalsa e che può fare sicuramente meglio durante le partite. Nella mia squadra c’è sempre stata unità di intenti. A volte siamo riusciti bene e altre male, ma pensiamo sempre tutti dalla stessa parte e continueremo a farlo fino alla fine della stagione!”.
Quanto ai singoli, Pirlo fa poi il punto degli infortunati e di quelli che invece hanno comunque voglia di rivalsa rispetto alle ultime uscite: “Alex Sandro? Sta bene, ha recuperato dall’infortunio. Ha avuto modo di allenarsi insieme agli altri 5 rimasti alla Continassa in questi giorni. È uno dei pochi che non ha avuto problemi e si è potuto allenare regolarmente. Danilo? Anche lui è a disposizione, dopo gli ultimi tamponi vedremo domattina tutti quelli che avrò a disposizione, e Danilo è un’opzione sia in difesa che in mezzo. Ronaldo? Sta bene! Era arrabbiato dopo il gol non dato ingiustamente in Serbia-Portogallo perché Var e Goal Line Technology devono essere presenti in competizioni importanti come le qualificazioni ai Mondiali. Per il resto è tranquillo e sereno. Bernardeschi? Come detto altre volte, può fare sia il terzino che l’esterno più alto. Alla Juve gioca in un modo e nella Nazionale italiana in un altro. Per me in ogni caso è un giocatore di fascia. Buffon e Chiellini? Per ora pensiamo solo a questa stagione, nella quale loro sono come sempre due giocatori importantissimi della rosa. Mi baso su quello che vedo nel presente. Chiellini sta bene e ringrazio Roberto Mancini per averlo fatto rientrare in anticipo dalla Nazionale e speriamo di poterlo vedere ancora a lungo. Szczesny? Vedremo l’esito dell’ultimo tampone. Nel caso, è pronto Pinsoglio”.
Quanto al finale di stagione, Pirlo pensa anche a dei cambi di modulo, che potrebbero essere decisivi per il suo futuro: “Stiamo studiando delle varianti, ma ho avuto i giocatori troppo poco a disposizione in queste settimane per proporle subito. Futuro? Sempre il solito discorso… Io penso a fare bene il mio lavoro ogni partita, poi è chiaro che se perdi dieci partite è giusto che vai a casa. Ma il mio obiettivo è far bene per continuare a lavorare nella Juventus”, conclude.