Andrea Pirlo non è molto soddisfatto dell’atteggiamento con cui la sua squadra è scesa in campo questa sera in Juventus-Ferencvaros. Intervistato da Sky Sport al termine della partita di Champions League, il tecnico bianconero si aspettava un piglio diverso dai suoi, soprattutto nel primo tempo. “L’obiettivo era quello di entrare con un altro atteggiamento – ammette – lo avevamo detto prima della partita, negli spogliatoi prima di entrare, però si sa che quando si giocano queste partite che apparentemente sembrano semplici, poi vai incontro a delle difficoltà e così è stato stasera. Siamo entrati un po’ troppo superficiali e poi devi giocare una partita a rincorrere”.
Tra gli errori commessi, spiega mister Pirlo, una pressione approssimativa e non coordinata, che ha consentito agli ungheresi di inserirsi anche centralmente nella prima fase di gioco. “Non abbiamo fatto una prima pressione veemente come avevamo preparato – sottolinea il tecnico della Juventus – è normale magari dopo tante partite non avere sempre la stessa intensità, però era importante non sfilacciarci, non rimanere lunghi per prendere queste ripartenze. Ne abbiamo avute alcune nel primo tempo, poi nel secondo ci siamo sistemati un po’”.
Nella ripresa Pirlo ha effettuato cinque cambi, ma solo Morata sembra essere riuscito a dare una scossa alla partita, gli altri sono entrati non benissimo. “Mi aspettavo di più, però era una partita difficile, loro si sono chiusi molto bene e noi dovevamo cercare di allargarli con il gioco, con il passaggio, cercare di muovere da una parte all’altra più velocemente, invece il ritmo della palla non era alto e quindi era più facile per loro scalare da destra a sinistra. Bisognava girarla velocemente – insiste – per poi trovare lo spazio per attaccarli”.
Tra le note liete c’è Matthijs de Ligt, tornato già giocatore irrinunciabile al centro della difesa e uomo spogliatoio nonostante sia giovanissimo. Prova sotto tono per il brasiliano Arthur: “De Ligt è un capitano già a 20 anni, è un ritorno importante. È un campione a livello tecnico e umano. Ci concede di essere più aggressivi e dà tanto in impostazione, permette di tenere la squadra corta e riesce ad andare in avanti. Arthur? Si è intestardito a portare più palla rispetto ad altre partite e a cercare sempre la soluzione più diretta internamente, invece dovevamo aprire il campo e allargare le loro maglie. Ma sta crescendo da un punto di vista fisico e lui non ha demeritato da questo punto di vista. Ma bisognava far girare più velocemente il pallone e aprire il gioco – ammonisce Pirlo – per dare la possibilità ai nostri di fare l’1 contro 1, con la palla che gira lenta loro si possono riorganizzare meglio e non ci danno questa possibilità. Ancora deve imparare”.
Infine, una bacchettata per Dybala: “Non ha fatto benissimo ma è in crescita dopo un periodo di inattività, oltre all’infezione che lo ha costretto a prendere antibiotici per settimane. Ma deve crescere e andare oltre alla sua soglia negli allenamenti per recuperare la forma migliore”, conclude Pirlo.