Fabio Paratici è stato insignito ieri sera del Premio “Piacentino Benemerito 2019”. È stata l’occasione, per il dirigente della Juventus, per fare il punto su alcune delle tematiche più calde dell’attualità bianconera. Non è mancato, però, un pensiero a Sinisa Mihajlovic, che è stato molto vicino a sedere sulla panchina della Vecchia Signora: “È stato vicino a essere l’allenatore della Juventus ma non posso dire quando, vederlo stare bene è un grandissimo sollievo per tutti. Gli mando un grande abbraccio: è sempre stato un guerriero e una persona di grandi valori e l’ha dimostrato ancora”.
Intanto c’è un altro allenatore che sta togliendo il sonno alla Juve, ovvero quell’Antonio Conte che da condottiero bianconero si è trasformato in uno scatenato ultrà dell’Inter. “Fa effetto vederlo su un’altra panchina? Sì – ammette Paratici – , specialmente all’inizio, ma ci stiamo abituando. Non avevo dubbi che sarebbe stato un duello con l’Inter, una sfida che durerà fino alla fine. Dobbiamo ringraziare Conte per quello che ha fatto per la Juve, prima da giocatore e poi da allenatore. Abbiamo vinto insieme, siamo legati a lui. Gli faccio un ‘in bocca al lupo’, ma non troppo.”
Giorgio Chiellini ha usato parole pesanti per accusare il Real Madrid di condizionare l’assegnazione del pallone d’oro, Paratici stempera un po’ i toni. “Noi pensiamo che anche quest’anno avrebbe meritato di vincerlo Cristiano Ronaldo. Su quello dell’anno scorso lascio agli altri dire se lo meritasse o meno: ha segnato 12 gol in Champions, sette dai quarti di finale in poi. Noi pensiamo che meritasse di vincerlo quest’anno – insiste – , figuriamoci quello precedente”. Dello stesso argomento, Paratici ha parlato in un’intervista alla Gazzetta dello Sport: “È difficile dire se sia stato tolto un Pallone d’Oro a Cristiano Ronaldo, però è indubbio che certe società come Real Madrid e Barcellona abbiano un grande peso […]. Chiellini ha detto una cosa sacrosanta: Ronaldo e Messi sono come Federer e Nadal, se in questi anni lo vince un terzo fa uno strano effetto”.
Quanto al futuro di CR7, il responsabile dell’area tecnica bianconera non ha alcun dubbio: resterà a Torino anche l’anno prossimo e lo conferma nell’intervista rilasciata a Tuttosport. “Cristiano Ronaldo resterà alla Juve, su questo non ci sono dubbi. Ha passato un momento difficile per il problema al ginocchio, però sta tornando al top. La sua presenza ha migliorato tutto il nostro club – sottolinea ancora Paratici – . Arrabbiato? Il problema al ginocchio per lui incide molto, questione di abitudine. Per lui è rarissimo farsi male, in un anno e mezzo non gli ho mai visto avere nemmeno un mal di testa. Convivere con un dolore fastidioso che non gli consente di allenarsi lo irrita moltissimo. Vedrete che quanto ritroverà la condizione o potrà allenarsi con i suoi ritmi tornerà ai suoi livelli noi non siamo assolutamente preoccupati”.
Paratici è anche molto soddisfatto per la vittoria del premio Kopa Trophy, il pallone d’oro under 21, da parte di Matthijs de Ligt. “De Ligt è un nostro uomo, è un mostro. È il miglior investimento su un giovane che abbiamo mai fatto. Mi ha fatto sorridere e sentire che qualcuno aveva dubbi su di lui. Io sono sempre stato convinto delle sue qualità, ma chi mi ha dato conferma sono stati i compagni di squadra che mi hanno detto: ‘Direttore è un fenomeno’. Vi rendete conto che gioca difensore centrale in una grande squadra a 20 anni? È una cosa pazzesca, perché ci vogliono una concentrazione e una applicazione totale, sempre, per tutti i 90 minuti di tutte le partite. Lui non si sta inserendo in modo graduale come era capitato, per esempio, a Pogba che entrava in un centrocampo con Pirlo, Marchisio e Vidal. A causa dell’infortunio di Chiellini – evidenzia – , è stato buttato dentro e deve fare il titolare. Segnerà un epoca, sarà il difensore più forte degli ultimi 10 anni”.
In estate la Juventus ha fatto di tutto pur di vendere Higuain e Dybala, poi i due si sono impuntati e ora sono sicuramente tra i protagonisti. Paratici prova a spiegare quanto sia accaduto nell’ultimo mercato estivo. “Ci sono due discorsi da fare: da una parte il mercato ha dinamiche che cambiano in continuazione, solo chi è dentro alla fine conosce l’unica verità. Bisogna sempre stare attenti ad opportunità in entrata e in uscita. Non credo che ci sia qualcuno che più di noi ha creduto in loro due negli ultimi anni. Higuain quest’anno ci ha dimostrato con forza la sua volontà di rimanere e siamo contenti. Dybala veste con onore la dieci della Juve, che non vi devo ricordare sulle spalle di chi è stata nel passato”.
Infine, Paratici racconta l’addio di Massimiliano Allegri e la scelta Maurizio Sarri. “Allegri? Con lui è stato un periodo fantastico, cinque anni nel calcio sono un’eternità. E questo dimostra quanto sia stato bravo e quanti meriti abbia. I risultati che ha ottenuto sono stati fantastici. Poi di comune accordo abbiamo deciso di separarci. Sarri? Negli anni precedenti ci aveva colpito con il Napoli e avevamo provato sulla nostra pelle quanto era bravo. Poi ha mostrato grande calcio anche in un ambiente difficile come il Chelsea e la Premier League. Non è facile da straniero in un altro calcio e lui è arrivato terzo in Premier League e ha vinto l’Europa League. Il mix di queste cose – conclude – ci ha spinto a considerarlo l’allenatore ideale della Juve fin dall’inizio. È stata la nostra prima idea”. Guardiola, insomma, non è mai stata un’opzione.