Paratici resta fino al 2021, ma il futuro Juve è di Cherubini

Fabio Paratici per ora non rischia il posto alla Juventus, ma il suo allievo Federico Cherubini è già entrato nelle grazie di Andrea Agnelli

Fabio Paratici rimane sotto osservazione della proprietà Juve, ma non rischia il posto in questa stagione. L’indiscrezione è riportata da Gianluca di Marzio di Sky Sport. Il CFO dell’area sport Juventus è finito nell’occhio del ciclone assieme a Maurizio Sarri, tecnico da lui scelto per dare nuova linfa ai bianconeri dopo i cinque anni di Massimiliano Allegri. L’ex tecnico di Napoli e Chelsea, però, non è riuscito nel suo intento ed ha anzi peggiorato i numeri della Juve, collezionando una serie di record negativi, alcuni dei quali resistevano da molti anni.

Paratici: nessun addio immediato

Da qui la decisione di Andrea Agnelli di prendere in mano la situazione cacciando Sarri con due anni di anticipo dalla scadenza del contratto e mettendo in discussione tutto l’establishment sportivo. È inevitabile che Paratici e Nedved (di cui si sono perse le tracce in questi giorni) siano finiti sul banco degli imputati, poiché convinti che bastasse cambiare allenatore per rivitalizzare una rosa che lo stesso Allegri avrebbe voluto profondamente rinnovare. Al momento nulla si sa del destino del vicepresidente, mentre del CFO si è parlato di un possibile allontanamento già dopo la sessione di mercato in corso, ovvero tra ottobre e novembre.

Cherubini al posto dell’attuale CFO?

Stando alle ultime indiscrezioni, invece, Paratici dovrebbe rimanere fino al termine del suo contratto, in scadenza nel 2021, ma è evidente che in questi giorni Federico Cherubini abbia accresciuto in maniera esponenziale il suo potere. Inizialmente responsabile della Juventus Under 23, Cherubini sta diventando il punto di riferimento dell’area sporta bianconera, tanto che nelle ultime uscite ufficiali il presidente Agnelli lo ha voluto al suo fianco. Un’ascesa rapida per il dirigente che a Torino è stato portato proprio da Paratici. Ed esattamente come avvenuto ad ottobre del 2018 tra lui e Marotta, l’allievo dovrebbe superare ancora una volta il maestro.