A margine della partita della Juventus con il Cagliari, gara davvero ben giocata dalla Juve, che ha vinto con pieno merito non consentendo al Cagliari alcun tiro in porta, c’è stata e ci sarà la polemica relativa al gol di Kean reo di aver esultato facendo la statua di marmo guardando la curva cagliaritana. Non vedo sinceramente alcun tipo di provocazione, se non quella di ribadire “vi ho segnato”. Va detto che non è vero che i giocatori della Juve sono stati rispettati. Bianchi e neri, ad ogni tocco di palla, i nostri sono stati fischiati sonoramente per tutta la partita. Se questo rientra in un’azione di “disturbo” per innervosire i nostri, poi non puoi offenderti se qualcuno dei nostri si innervosisce per davvero. A noi è capitato con Mourinho fischiato per tutta la partita vinse e ci fece il gesto delle orecchie. Ce lo siamo presi e portati a casa. A molti piacque. E ma Mou non è nero e soprattutto non è juventino. Anche il gesto di Simeone a Madrid non fu considerato provocatorio, ma a molti antijuventini piacque. Invece, fare la statua no, fare la statua è reato. Quanto era bello il calcio quando ci si faceva meno problemi di questo tipo, quando Totti dopo aver fatto un gol in un derby poteva esibire una maglia “ Vi ho purgato ancora” o Ferrante faceva il gesto delle corna con Maresca che glielo rifaceva a scherno. Quando Batistuta segnava festeggiando con il gesto del mitra o tutte le volte che è passato in cavalleria il gesto delle orecchie, da Vieira a Ibra, fino ad arrivare a Icardi. Invece oggi moralismi su Kean ieri su Ronaldo.
C’è una certa propensione a rompere le scatole ai giocatori della Juve che devono esser più politically correct di altri. Eppure ieri si è arrabbiato anche Matuidi che non è proprio uno di primo pelo e nella carriera ne ha viste tante. Forse Matuidi e Kean non sono così neri come Koulibaly e non vanno difesi. Imbarazzante il tentativo di giustificare del presidente del Cagliari Giulini davanti alle telecamere Sky, per fortuna rintuzzato da un agguerrito Adani. Perchè non esiste il razzismo buono se postdatato. A parte che abbiamo già detto che i fischi ci sono stati durante tutta la partita, ma ripeto non esiste che si possano giustificare gli ululati dopo il gol con un eventuale provocazione di Kean. Se non sei razzista non lo sei mai non è che lo sei a seconda delle occasioni a corrente alternata e allora va bene. Fortunatamente alla fine Adani ha fatto ragionare Giulini che ha ammesso che gli ululati sono sbagliati in ogni caso.
Adesso c’è da scommetterci ci sarà il tiro al bersaglio su Kean. Prepariamoci a difenderlo. È un bravo ragazzo che lavora sodo per arrivare dove è arrivato. Bravissimo il nostro capitano Chiellini a prenderne subito le difese. Ora ci sarà la “grande provocazione di Kean” ovvero “festeggiare” braccia aperte guardando la curva avversaria. Ora dopo le non esultanze ai gol degli ex inaugureranno la stagione delle esultanze a misura per non irritare i tifosi avversari permalosi. Io sto con Kean. Non ci scocciate.
Jmania.it è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News, se vuoi essere sempre aggiornato dalle nostre notizie SEGUICI QUI.