Nicchi bacchetta Buffon e aggiunge: “Arbitri depotenziati? Rischio nuova Calciopoli”

Marcello Nicchi, presidente dell’AIA, intervenuto stamane su RadioUno, ha parlato di quanto accaduto dopo Real Madrid-Juventus e sullo scenario del calcio italiano futuro

Marcello Nicchi, presidente dell’AIA, ha commentato le parole di Gigi Buffon post Real Madrid-Juventus stamane ai microfoni di Radio Anch’Io Sport su RadioUno. “Buffon è un grande campione che si avvia ad una bellissima carriera dirigenziale – ha evidenziato – , ma a certi livelli bisogna stare attenti a cosa si dice perché ci sono i ragazzi che ascoltano. Se fosse successo in Italia avrei difeso l’arbitro, che non può essere offeso e minacciato né prima, né durante e né dopo. Poi ci sono gli organi che devono giudicare. Le parole di Agnelli? Non posso agire sul modo di pensare di un dirigente italiano”, ha aggiunto.

Insomma, una condanna senza se e senza ma da parte del capo degli arbitri nei confronti dello sfogo del capitano bianconero dopo l’eliminazione dalla Champions League. Inoltre, Nicchi è assai preoccupato, perché se la Figc recepirà i principi informatori degli statuti federali approvati dal Consiglio nazionale Coni, gli arbitri potrebbero perdere il 2% di voti nell’assemblea. “Minare l’indipendenza e la terzietà della classe arbitrale potrebbe significare l’inizio di una nuova Calciopoli. Lo sciopero? Io faccio di tutto per calmare gli arbitri – conclude Nicchi – ma se un giorno qualcuno arriverà al campo e non troverà l’arbitro non si sorprenda”.