Buffon: “L’arbitro? Doveva stare in tribuna a mangiare le patatine”

È un fiume in piena Gianluigi Buffon al termine di Real Madrid-Juventus: il capitano bianconero, alla sua ultima partita di Champions League, non ci sta e se la prende con l’arbitro

Gianluigi Buffon non si dà pace e al termine di Real Madrid-Juventus si presenta davanti alle telecamere di Premium Sport lasciandosi andare a dichiarazioni molto forti nei confronti dell’arbitro. “Era un’azione dubbia e al 93′ dopo che all’andata non ci hanno dato un rigore netto nel finale (fallo su Cuadrado, ndr). Ci vuole del cinismo per infrangere il sogno di una squadra che ci ha messo l’anima. Questo arbitro – continua il numero uno bianconero – non ha la personalità adeguata per calcare questi palcoscenici. Se non hai la personalità, te ne stai in tribuna con tua moglie a guardare la partita e a mangiare le patatine. Non puoi condizionare un’impresa che era epica. Non si può fischiare un episodio dubbio, devi avere la sensibilità di capire il disastro che stai facendo. Altrimenti vuol dire che hai un bidone dell’immondizia al posto del cuore. Il Real Madrid ha meritato di passare e vincerà la Champions. Gli faccio i complimenti, sono dei grandissimi, ma noi meritavamo di andare ai supplementari”.

Buffon: “Ora prendiamoci il campionato”

La Juventus era partita con molta umiltà da Torino, consapevole che c’erano pochissime possibilità di ribaltare il pesante 0-3 dell’andata. L’impresa era vicinissima, ma alla fine sono andati avanti quelli che hanno vinto 3 delle ultime 4 Champions League. “Era inevitabile che il leitmotiv della partita fosse questo. Siamo partiti dicendo di avere lo 0,000001 % di possibilità di farcela – ribadisce Buffon – , ma nella vita non si sa mai. So di poter contare su un gruppo di ragazzi che può fare questa impresa. Non avevamo la presunzione di ribaltare il risultato, ma c’era questo sogno. Sono fiero di far parte di questa squadra di uomini simili. C’è rammarico ed arrabbiatura. Da domenica dovremo tornare furiosi nel campionato, non riesco a trovare altri aggettivi”.